La Nuova Ferrara

Presentato il primo bilancio di sostenibilità per il 2013 di Acer Ferrara, per rendere trasparenti e pubbliche le attività gestionali del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) e i reinvestimenti dei canoni riscossi. «Le sfide che Acer ha dovuto affrontare - afferma il sindaco Tiziano Tagliani - sono sia urbanistiche che sociali, in equilibrio tra l’apertura al sistema imprenditoriale e l’intervento sulla ‘cultura dell’abitare’ dei propri utenti». Acer Ferrara è al secondo posto in Regione con la gestione di oltre 6.700 alloggi Erp, più altri 400 tra privati e non ERP.

Il bilancio evidenzia una contrazione dei ricavi rispetto all’anno precedente che Acer vuole contrastare tramite attività come il Servizio Casa e puntando a minimizzare i costi gestionali. Fronteggiare i casi di morosità crescenti «non significa comunque attuare immediatamente lo sfratto», assicura Angela Molossi, responsabile Ufficio clienti/legale, «bensì attivare provvedimenti per dare sicurezza anche ai nuclei più fragili». Essendo il 20% dei residenti costituito da stranieri e il 29% da over 65, «ci siamo impegnati in un progetto di mediazione sociale che incentivi la conoscenza e il rispetto delle regole - sottolinea Molossi - promuovendo attività di aggregazione volte a prevenire l’emarginazione».

L’applicazione principale di queste politiche si è svolta nel quartiere Barco, grazie alla collaborazione dei mediatori della Coop. Soc. Camelot, riconoscendo «l’importanza di contenere i conflitti e di valutare il loro impatto sul bilancio». Sono stati effettuati inoltre controlli più accurati sui nuclei familiari e sulle dichiarazioni Isee degli aventi diritto ad un alloggio Erp, in nome di una maggiore equità sociale. «Quello che dimostra questo bilancio - secondo il presidente di Acer Ferrara Daniele Palombo - è che, al di là delle ultime vicende dalle quali ci siamo subito resi immuni, siamo sani».

Alice Pelucchi