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E adesso la superperizia sul ponte della morte

di Daniele Predieri
E adesso la superperizia sul ponte della morte

Per la tragedia di Massenzatica la procura chiede l’incidente probatorio L’esecuzione degli esami tecnici passa in questo modo al giudice del tribunale

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MASSENZATICA. La partita giudiziaria è la stessa, l’inchiesta sul ponte della morte per la tragedia di Massenzatica, ma cambia l’arbitro: ora sarà il giudice per le indagini preliminari a gestire le prime fasi dell’inchiesta, perché ieri la procura ha fatto richiesta di incidente probatorio che dovrà essere gestito appunto da un giudice terzo. La superperizia sarà dunque eseguita da un perito del tribunale e le parti poi, procura e le difese dei 6 indagati - tre vertici di Provincia e tre del Comune di Mesola - potranno nominar propri consulenti.

A queste parti processuali si aggiunge la famiglia di una delle vittime - il 29enne comacchiese Matteo Carli - assistita dagli avvocati Ballo e Giubelli. Piero Giubelli era presente ieri in procura all’udienza assieme ai colleghi Carmelo Marcello ed Eugenio Gallerani per i tre vertici del Comune di Mesola indagati (sindaco Lorenzo Marchesini, vicesindaco Dario Zucconelli e dirigente tecnico Fabio Zanardi) e agli avvocati Fabio Anselmo e Riccardo Venturi a rappresentare gli altri tre indagati della Provincia (presidente Marcella Zappaterra, assessore Davide Nardini e tecnico Mauro Monti). Proprio dai legali di Nardini e Monti era giunta la richiesta di incidente probatorio, che è stata fatta propria dal pm Nicola Proto, il quale ha così messo in moto la macchina per eseguire la superperizia.

A questo punto, verrà presentata la richiesta all’ufficio per le indagini preliminari che dovrà formulare il quesito, scegliere un perito e convocare poi le parti in altra udienza ad hoc (i tempi tecnici indicano oltre una settimana) e così eseguire gli esami per trovare una verità sulla tragedia di Massenzatica.

La superperizia è finalizzata a trovare spiegazioni tecniche all’incidente: dovrà indicarne la dinamica, stabilire la velocità dell’auto, valutare il tracciato che ha seguito l’auto nell’uscire di strada e lo stato di manutenzione di strada e del ponte Trapella in particolare. Il consulente della procura era già stato nominato, Gianfranco Pellizzaro di Padova, mentre tutte le altri parti dell’inchiesta potranno nominarlo al momento della convocazione e la fissazione dell’incidente probatorio. Tutti impegnati alla ricerca della verità sulla morte dei 4 ragazzi finiti con l’auto nel Canal Bianco, dopo aver sfondato il parapetto del Ponte Trapella: le vittime sono Matteo Carli, il 29enne che guidava l’auto, e a bordo Nicoleta Carunto, 20enne e Liliana Dragnescu, 31enne, entrambe romene, e Stefano Bertaglia, 30enne, di Ariano Polesine nel Rodigino.

Daniele Predieri

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