Una giornata contro bullismo e fragilità
Equipe giovani della Diocesi e parrocchia di Massa Fiscaglia coinvolgono tutti gli studenti perché “C’è chi dice no”
Sempre più fragili e incapaci di reagire di fronte agli urti ed alle difficoltà della vita; immersi in un mondo sempre più “social” (termine che ha ben altra implicazione rispetto a “sociale”), fatto di contatti immediati e di centinaia di amici virtuali, ma in realtà specchio di una profonda solitudine; sempre più alla ricerca di considerazione e pronti a tutto pur di mettersi in mostra. È questo l’impietoso ritratto che la società odierna fa degli adolescenti, sospesi nel limbo di un’età già difficile di per sé ma i cui effetti vengono resi ancor più evidenti all’interno di un mondo che, generazione dopo generazione, sta dilapidando tutti i suoi valori. In un contesto del genere stiamo purtroppo assistendo ad un’esponenziale crescita di episodi di bullismo e a casi, ormai all’ordine del giorno, di tentativi di suicidio che coinvolgono ragazzi sempre più giovani. Uno degli ultimi in ordine di tempo ha riguardato il nostro territorio.
Una situazione che non può certo lasciare indifferenti e che deve far riflettere un po’ tutti: dalle istituzioni, scuola in primis, alle famiglie, sempre meno in grado di fronteggiare i problemi ed i turbamenti dei propri figli, includendo quindi l'intero mondo degli adulti, che certamente non può sentirsi esente da colpe, additando la responsabilità a “cambio dei tempi” e degenerazione delle nuove generazioni: se è vero, infatti, che l’adolescente è libero di esercitare bene o male la propria libertà, è altrettanto vero che di questa degenerazione gli adulti odierni sono tra i primi responsabili.
Sulla base di tutte queste premesse sembra davvero difficile uscirne ma, indubbiamente, il primo passo da compiere è quello di agire direttamente sui ragazzi: parlare e confrontarsi con loro, facendoli riflettere su quanto hanno intorno e quanto sta succedendo o sul perché delle mode, sempre più distruttive, che si diffondono a velocità impressionante e portano all’autodistruzione (si veda il caso “neknomination”). Fortunatamente, infatti, accanto a tanti giovani di questo stampo ce ne sono molti altri che, ad un mondo arido di ideali e valori, vogliono esprimere il proprio no. Proprio da questa certezza nasce l’iniziativa #CeChiDiceNO, in programma sabato 26 aprile al campo della Dribbling in piazzale Camicie Rosse Ferrara, organizzata dall’Equipe giovani della Diocesi di Ferrara-Comacchio e dalla parrocchia di Massa Fiscaglia; una giornata per confrontarsi e riflettere su bullismo, debolezze e fragilità che caratterizzano gli adolescenti di oggi, aperta a tutti i giovani in particolare ed a chiunque voglia partecipare e far sentire la propria voce.
Si partirà alle 15 con un triangolare di calcio, al termine del quale seguirà un momento di riflessione e discussione con Giovanni Seghi, psicoterapeuta e psicologo dello sviluppo, e Marcello Musacchi, insegnante di religione al liceo Ariosto di Ferrara. È poi previsto una interazione fra tutti i partecipanti, finalizzata alla realizzazione di un video con i vari momenti della giornata, che sarà poi diffuso nelle scuole e in tutte le realtà giovanili della provincia. E, infine, rinfresco per tutti.
Dettagli ed aggiornamenti su La Nuova Ferrara e sulla pagina Facebook dell’evento.
Luca Bianchi
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