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Azzalli risponde a Fiorentini «Pronta al confronto pubblico»

Azzalli risponde a Fiorentini «Pronta al confronto pubblico»

ARGENTA. S’accende la campagna elettorale ad Argenta. Dopo le accuse per nulla velate che il sindaco Antonio Fiorentini ha lanciato all’opposizione consiliare, arriva la replica, stranamente pacata e...

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ARGENTA. S’accende la campagna elettorale ad Argenta. Dopo le accuse per nulla velate che il sindaco Antonio Fiorentini ha lanciato all’opposizione consiliare, arriva la replica, stranamente pacata e ironica di Gabriella Azzalli. La candidata a sindaco per Argenta Rinnovamento (sostenuta anche dalle liste di Fi, Fdi e da una quarta in via di ultimazione) scrive «Se c’è una cosa in Italia che funziona, questa è il sistema per la elezione del sindaco, al punto che sono tanti, compreso Renzi, quelli che vorrebbero adottarlo anche per il Governo nazionale. Semmai, taluni esprimono timori per la emarginazione delle opposizioni. Risulta pertanto incomprensibile il lamento di Fiorentini - aggiunge -, il quale dispone per legge di una maggioranza schiacciante e di tutti gli strumenti per governare a suo piacimento. All’opposizione, che non può modificare in alcun modo i provvedimenti della giunta, resta soltanto il diritto di critica ma il sindaco, a quanto pare, vorrebbe eliminare anche quella. In realtà, quando si è trattato di offrire sostegno all’amministrazione comunale in nome dell’interesse generale, noi non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio. La richiesta di salvaguardare il nostro ospedale, rivolta ai vertici dell’Azienda sanitaria, è stata votata all’unanimità dall’intero consiglio comunale, ma a mancare è stata l’azione di governo e il sindaco ha approvato un piano provinciale che penalizza duramente Argenta. Ecco perché il nostro ospedale vive oggi quelle gravi difficoltà e che solo il sindaco continua ad ignorare».

Sulla mancata collaborazione su Soelia, «Fiorentini - riprende la Azzalli - provi piuttosto a ripensare a quante volte ha ignorato la richiesta di documenti o non ha risposto a domande molto semplici, come quella sui compensi dei dirigenti che restano un mistero. La responsabilità di avviare la campagna elettorale con un attacco violento e gratuito all’avversario la lascio volentieri a Fiorentini. Insieme ai miei alleati continuo i miei incontri con gli elettori, ma non manco di confermare la mia disponibilità a quel confronto pubblico che lui da cinque anni rifiuta». (g.c.)