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Ferrara solidale accoglie altri cinquanta rifugiati

Ferrara solidale accoglie altri cinquanta rifugiati

Sono arrivati giovedì all’ex Sant’Anna per i controlli medici Il biglietto della speranza costa millecinquecento euro

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Sono arrivati giovedì sera, dopo una traversata di quasi una settimana dalla Libia e un volo dalla Sicilia, destinazione: speranza. Altri cinquanta profughi provenienti da vari Paesi dell’Africa, ma anche dallo Yemen e dall’India, hanno raggiunto Ferrara, seguendo di poco meno di un mese l’arrivo dei quaranta rifugiati del 19 e il 20 marzo scorsi. La macchina dell’accoglienza, come era già avvenuto poche settimane fa, è così tornata a mettersi in moto, secondo le procedure ormai collaudate fin dalle prime emergenze umanitarie scaturite dalla crisi libica, nella primavera del 2011.

Giovedì sera dunque i cinquanta nuovi arrivati dopo essere stati rifocillati sono stati accompagnati come da prassi nell’anello dell’ex ospedale Sant’Anna per i necessari accertamenti sanitari negli ambulatori Asl. La loro odissea per raggiungere l’Italia è durata in tutto un mese, prima il viaggio dal loro Paese di provenienza verso la Libia, poi la traversata in mare aperto fino alle coste siciliane, infine l’imbarco per le città di destinazione. Dell’ultimo contingente proveniente dalla Libia nei primi giorni di aprile una cinquantina sono stati appunto assegnati a Ferrara. I profughi sono tutti uomini, quasi sempre sotto i 30 anni, anche più giovani. Vengono dal Mali, Liberia, Ghana, Nigeria, Somalia, ma tra tanti africani ci sono anche indiani, yemeniti e palestinesi. Per tutti il “biglietto” per una nuova vita è costato circa 1.500 euro, quasi un prezzo “di cartello” tra i professionisti dei viaggi della speranza.

Dopo il controllo medico, e in attesa delle pratiche in Questura per ottenere lo stato di rifugiato politico e dunque il permesso di soggiorno, i profughi sono stati smistati nelle varie strutture di accoglienza: una dozzina alla Città del Ragazzo, altrettanti a Viale K e all’Asp, alcuni alla Casona dell’associazione Filippo Franceschi e una parte a Cento. Il gruppo però si è già assottigliato: una decina ha lasciato il territorio ferrarese per raggiungere amici o parenti in altre città d’Italia, o addirittura all’estero. In ogni caso, le operazioni di prima accoglienza sono state portate a termine senza intoppi. A questo proposito ieri il sindaco Tagliani, nel presentare il suo programma elettorale alla Sala San Francesco, si è complimentato con l’assessore Chiara Sapigni «per la competenza con cui ha gestito la situazione».

Alessandra Mura