La Nuova Ferrara

Ferrara

Fanghi nel terreno Coinvolti due ministeri

di Maurizio Barbieri
Fanghi nel terreno Coinvolti due ministeri

Massenzatica, il consigliere comunale Luca Bernardi ha inviato una relazione ai dicasteri Risorse Agricole e Ambiente sugli sversamenti in un’azienda agricola

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MASSENZATICA. Durante l’ultimo consiglio comunale si è discusso in merito allo sversamento dei fanghi nell’azienda agricola Monzardo. «Le risposte che ha fornitoil sindaco Lorenzo Marchesini mi hanno trovato del tutto insoddisfatto, ma anche quelle fornite dall’assessore provinciale Giorgio Bellini non mi hanno convinto in particolare sul punto dove si ipotizza il cambio delle normative che regolano tali sversamenti, per poter fermare tale scempio che si protrae da ben diciassette anni. Ho inviato al ministero dell'Agricoltura, corpo Forestale, quale referente per il paesaggio e ministero dell'Ambiente, una relazione descrittiva che denuncia - prosegue Bernardi - il continuo e perpetrato sversamento di tale materiale, che non trova alcuna spiegazione logica nelle migliorie agricole e invito gli organi preposti ad attivarsi immediatamente alla risoluzione di questo annoso problema che grave disagio sta provocando nella cittadinanza di Massenzatica e Monticelli, con una campagna di campionamenti del terreno in oggetto, che finalmente facciano luce sulla reale o meno presenza di metalli pesanti, come determinato dalle analisi effettuate sul terreno nel 2000 che vedevano un'alterazione del terreno denunciato anche dai Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico di Bologna) alla Procura di Ferrara».

Una vicenda che parte da lontano, quando tra il 14 novembre 1997 e il 18 dicembre dello stesso anno la ditta Sereco di Piacenza veniva autorizzata dall'amministrazione provinciale, allo spandimento dei fanghi nell'azienda agricola Monzardo, in particolare la provincia autorizzava lo spandimento anche nell'area interessata all'estrazione di sabbia (cava). Il 17 dicembre 1997 la Sereco notificava l'inizio lavori di spandimento. Il 2 aprile 1998 il comune di Mesola impone di non spandere i fanghi nell'area di cava, se non dopo la chiusura dell'attività stessa.Il 10 aprile 2000 la Sereco comunica l'interruzione del servizio di spandimento dei fanghi di depurazione sui terreni dell'azienda Monzardo. L'interruzione avviene il 02maggio 2000.Il 26 giugno 2000 l'Arpa di Ferrara esegue campionamenti di terreno dell'area interessata allo spandimento dei fanghi di depurazione della ditta Sereco. Questi esami del terreno portano il comando carabinieri per la tutela dell'Ambiente, Noe Nucleo Operativo Ecologico di Bologna a fare delle considerazioni che esprime in forma scritta nella denuncia che invia alla Procura della RepubblñIl 06/08/98 (prot.n.10174) il comune certifica l'accettabilità dei lavori di "asportazione e commercializzazione del materiale(sabbia da Costruzioni) con successivo compianamento e messa in coltura del terreno". Lo sversamento di fanghi(correttivo), che ancora persiste nell'area dell'Azienda agricola Monzardo, secondo Bernardi «non trova riscontro con le migliorie di tipo agrario previste, Di conseguenza, visto che il materiale in questione, nonostante il trattamento a cui è sottoposto , presenta, anche se in minima parte la presenza di metalli pesanti e trovandosi in territorio sottoposto a vincoli paesaggistici, ha tutte le caratteristiche per essere interdetto dai sversamenti».