I ladri spaccano la vetrina e fanno razzia di orologi
Colpo da oltre 5mila euro ieri mattina all’alba al negozio Nikel di via Carlo Mayr. Rubati 18 pezzi di marca Diesel dopo l’apertura di un buco con una mazza
«Sembrava che ci fosse stato il terremoto! La gente che abita sopra il negozio prima si è spaventata poi vedendo che i lampadari non si muovevano ha capito che si trattava di qualcosa d'altro. Erano passate da poco le sei quindi hanno colpito già con la luce del giorno».
Adriano uno dei titolari del negozio Nikel di via Carlo Mayr racconta ancora provato, il furto con scasso subito sia dalla vetrata esterna sia dalla vetrinetta interna che era stata posizionata proprio vicino alla stessa vetrata.
«Mi hanno rubato circa 18 orologi marca Diesel che si trovavano tutti sul primo ripiano, di grandi dimensioni che piacciono tanto ai ragazzi che vanno dai 150 ai 350 euro ciascuno, mentre quelli che costano meno li hanno lasciati. Hanno usato una grossa mazza, molto pesante perché il vetro è antisfondamento ma sono riusciti ugualmente a fare un'apertura tale da farci passare una mano e arraffare tutto. L'allarme era inserito ma non ha funzionato».
Adriano è ancora sotto choc, perché si è subito attivato per trovare un vetraio ma di domenica non ha risposto nessuno. «Ho pensato di dormire qui stanotte perché non mi fido a lasciare questa apertura che può stimolare anche altri atti vandalici. È stata comunque una brutta domenica delle Palme». È la seconda volta che il negozio presente a Ferrara da 22 anni subisce un furto; in realtà la prima volta hanno procurato solo danni senza riuscire ad entrare ma questa volta hanno fatto tutto dall'esterno e con successo.
«Qui c'è un'impalcatura - conclude Adriano - che è probabile li abbia protetti da sguardi indiscreti e proprio dalla stessa impalcatura nemmeno un mese fa un uomo si è arrampicato fino alle finestre di una signora che se l'è trovato davanti improvvisamente spaventandosi molto. Lui è sceso subito ma poteva andare peggio. Forse il centro storico andrebbe più tutelato; dove sono andati a finire i vigili di quartiere?»
Margherita Goberti