La Nuova Ferrara

Ferrara

Scintille tra i banchetti per le firme

Scintille tra i banchetti per le firme

Ieri almeno sette liste in centro a caccia di sostenitori. Ambiente e orgoglio “civico” i temi che accendono la contesa

3 MINUTI DI LETTURA





Il Movimento 5 Stelle prepara l’offensiva contro la giunta regionale, rea di aver ‘nascosto’ il rapporto della Commissione Ichese sul rischio sismico, e intanto annuncia di aver già superato il «traguardo minimo». Cioè la soglia delle 350 firme indispensabili per iscrivere una lista di candidati alla corsa per le amministrative 2014. La caccia al ‘quorum’ ha portato in piazza, ieri mattina, almeno sette liste e i rispettivi banchetti, bandiere, manifesti, volantini, brochure e moduli da riempire con dati e autografi dei sostenitori. Tutti schierati tra il Volto del Cavallo e l’edicola di corso Martiri in mezzo a turisti armati di macchina fotografica, figuranti della contrada di S. Luca in corteo per l’Omaggio al Duca e qualche visitatore d’eccezione, come Peppe Servillo, in questi giorni a Ferrara assieme al fratello Toni e alla compagnia teatrale per proporre al pubblico l’applauditissimo ‘Le voci di dentro’. Quasi tutti i banchetti hanno offerto il bis nel pomeriggio perché la tradizionale ‘vasca’ del week end consente di far girare più velocemente il contatore delle firme. Ieri alle 11 la postazione di Forza Italia, che contava sulla presenza del candidato sindaco Vittorio Anselmi, aveva attratto una cinquantina di fans. L’obiettivo è chiudere con qualche giorno di anticipo sul 25 aprile, quando è fissato il ‘rien ne va plus’. Anselmi punta su riqualificazione «strutturale» della città, difesa e rilancio del commercio, sicurezza, riorganizzazione dell’ accesso ad asili, case popolari e servizi pubblici.

In lista c’è anche Gianluigi Carpeggiani, ex portavoce locale del Nuovo Centrodestra, che dopo la svolta ‘centrista’ impressa da Fersini & C., ha deciso di cambiare campo perché quella rotta è stata decisa «senza motivazione e senza dignità». I ‘Fratelli d’Italia’, anche loro sostenitori di Anselmi, stanno a due passi dallo Scalone. Alessandro Balboni ribadisce le parole d’ordine: sicurezza e «priorità ai cittadini ferraresi per l’accesso a case popolari ed asili». La riduzione dei costi della politica e l’attenzione al sociale sono le priorità di Deanna Marescotti (Pd-Tagliani). Per Rossella Zadro, la capolista di ‘Centro Democratico’ (anche lei corre per Tagliani) i punti fermi sono tutela dell’ambiente, con riciclo e riuso dei materiali, e valorizzazione del paesaggio («Bisogna sviluppare un’economia circolare e creare ricchezza») insieme ad una maggiore informazione sul rischio sismico.

Anche Giuseppe Fornaro, che ha riunito sotto lo slogan ‘Valori di Sinistra’ Rifondazione, Pdci e Idv, insiste sull’ambiente, insieme a lavoro e salute. L’obiettivo è recuperare risorse sfruttando i bandi europei ma anche potenziare il recupero e riuso dei materiali per poter fare gradualmente a meno degli inceneritori («ma non dal 26 maggio, noi non siamo populisti»). «Sull’ambiente ‘Centro Democratico’ ci ha copiato», li bacchetta Fornaro. «Sono loro che hanno copiato noi», ribatte Zadro, due metri più in là. Zamorani lancia ‘Un’altra Ferrara’, «la vera lista civica dei ferraresi» per «arrivare all’alternanza dopo 70 anni». Ma “Ferrara Futuro Insieme”, di Simone Lodi, lo smentisce subito («siamo noi i veri civici») seguito da “Ferrara Concreta”, che appoggia Tagliani e rivendica il suo ruolo con un’‘arringa’ dell’avvocato Alberto Bova: «Rappresentiamo una civica che pesca veramente in tutti i settori della società civile - attacca - e vogliamo fare qualcosa di realmente ‘concreto’ per la nostra città».

Sull’altro lato della strada Francesca Cavicchi (Lega Nord) pesca firme per cinque referendum e per le amministrative (la Lega appoggia Anselmi assieme a Fi e Fdi). «La priorità? - risponde - Imprimere una nuova marcia all’economia, cioè fare quello che la sinistra non ha saputo fare». (gi.ca.)