Fersini: «Meno proteste e più proposte»
Il candidato sindaco di “Insieme in Comune” (Ncd, Udc, Ppi) si presenta dall’8º piano: «Cambiamo prospettiva sulla città»
Quello di Francesco Fersini non sarà stato il Discorso della Montagna, ma è stato ugualmente fatto da una discreta altezza: è dalla terrazza all’ottavo piano della residenza universitaria di via Darsena che il candidato sindaco di Insieme in Comune si presenta, o meglio si fa presentare dal “popolare” Andrea Tosini: «Francesco ha 27 anni, è laureato in giurisprudenza, ha una grande passione per la politica e una bella esperienza maturata in ambito universitario». Ora Fersini - portavoce del Nuovo Centrodestra, estrazione culturale Comunione e Liberazione - dovrebbe dire ai quattro venti perchè ha rotto con Anselmi e il «vecchio centrodestra» (come lo chiama lui) formato da Forza Italia, Lega Nord e Fdi. Invece inizia col dire perchè siamo quassù a 25 metri sopra il livello di Ferrara: «Da qui possiamo ammirare la nostra bellissima città, ma da una prospettiva diversa», come diversa è la prospettiva con cui Fersini e la sua giovane squadra vogliono guardare alla politica e alla campagna elettorale: «Ci si concentra spesso sui problemi, su quello che non funziona, noi invece metteremo l’accento sulle risorse che ha questa città, sulle opportunità che Ferrara ha». Fersini condensa l’approccio in uno slogan: «Il nostro metodo di lavoro è “proposta, non protesta”. Vogliamo uscire dalla logica della semplice denuncia. La politica deve sostenere chi ha sa fare e chi ha voglia di fare». Sussidiarietà al massimo grado. Niente programmi altisonanti, ma un’idea attorno alla quale costruire i progetti: «La persona sarà il filo conduttore della nostra azione». Segue la metamorfosi del concetto di persona, che diventa famiglia («uomo e donna più figli, il sostegno alla natalità è fondamentale», casa («tema importantisimo»), impresa, cura degli anziani, lavoro, povertà, educazione, sicurezza...
Forse in nome del principio “protesta, non proposta” Fersini glissa finchè può su Anselmi e dintorni, poi cede al pressing dei cronisti: «Ci è stato detto che i partiti avevano già deciso la candidatura, se è così domani ci avrebbero detto che l’amministrazione ha già deciso. Noi siamo per un nuovo modo di fare politica». Il niet ad Anselmi - prova a spiegare Fersini - «più che sul piano della rottura è avvenuto su quello della diversità. Come sapete avevamo avanzato altre proposte». Si assiste anche al disvelamento del simbolo: Insieme in Comune ricalca decisamente il simbolo per le elezioni europee studiato da Nuovo Centrodestra, Udc e Popolari per l’Italia.
La presentazione della lista è in calendario per un altro giorno, ma c’è un fuori programma. Sollecitato, si fa avanti Luca Caprini, storico dirigente del Sap (sindacato autonomo di polizia), è su una carrozzella a causa di un incidente, una settimana fa era in motorino in via Bologna e un’auto l’ha investito, ma pronto all’impegno: «Sono un uomo della Neda (la leader dell’Udc ferrarese) e come lei credo molto in questi ragazzi. Sarò un portatore d’acqua, metterò a disposizione la mia trentennale esperienza». Affronta anche il caso Anselmi: È una bravissima persona, ma non sempre dopo un fidanzamento ci si sposa». Si alza Andrea Rossi, altro candidato: «Ci sono giovani e giovani. Tagliani parla a quelli che scambiano il sagrato del duomo per un orinatoio, noi ai giovani che la pensano diversamente». Ecco Raffaele Goberti, responsabile della Conad di via Garibaldi: «Questi ragazzi hanno bisogno della nostra fiducia», dice rivolto a Fersini, il quale fa un altro strappo sulla tempistica e annuncia la capolista: «È Maddalena Tamburini, laureata in giurisprudenza e dottoranda». Materia di studio: il diritto in Europa, un tema quasi elettorale.
Marcello Pradarelli