La Pandurera diffonde Elisir d’amore
Successo a Cento per l’ultimo spettacolo della stagione lirica: applausi per le voci dei protagonisti
Il Teatro Borgatti di Cento ha concluso alla Pandurera domenica scorsa la stagione lirica con la messa in scena dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. La rappresentazione, curata dal regista Alfonso De Filippis con il maestro Aldo Salvagno sul podio dell’orchestra del liceo musicale “Ego Bianchi” di Cuneo, ha dato esiti ancora più soddisfacenti della pur positiva Madama Butterfly di due mesi fa. Entusiastico il giudizio del pubblico, non numeroso ma caloroso durante lo spettacolo e al termine della rappresentazione; unanime il giudizio sulla superiorità qualitativa di questo spettacolo rispetto all’altro. Il merito va spartito fra il regista e direttore d’orchestra. Qui Alfonso De Filippis organizza un Elisir d’amore nel rispetto della tradizione: il villaggio dei Paesi Baschi dove il librettista Felice Romani ha ambientato la storia è rappresentato con fondali e teli dipinti, forniti dalle Attrezzerie Sormani; quanto è bello rivedere qui capolavori di pittura scenografica che costituiscono il patrimonio ormai secolare della nostra storia lirica; ed è ancora più significativo il fatto che oggi quei fondali e quelle quintine multicolori si ammirino solo negli allestimenti dei teatri di provincia, perché i grandi teatri fanno l’opera con regie moderne dove l’ambientazione è sempre difforme dalla drammaturgia.
Questo Elisir è stato recitato in modo eccellente e cantato bene, sia dal cast che dal coro “Vincenzo Bellini” istruito da Roberto Bonato. Il maestro Aldo Salvagno, lo stesso della Madama Butterfly, ha mano pratica, sa di essere alla guida di un’orchestra di professori ma anche di studenti, si attiene alla melodia donizettiana, puntiglioso nei suggerimenti quando si tratti di rinforzare o smorzare il suono, soprattutto è attento nel guidare i cantanti, intonando insieme a loro, o perlomeno muovendo le labbra come se cantasse. Sul palco si distingue per grazia e bel colore di voce la protagonista, Rita Cammarano, nel ruolo sopranile di Adina. Molto felice poi la prestazione del tenore Gialuca Pasolini (Nemorino). Buone prove poi del baritono Italo Proferisce (Belcore), del basso Graziano Dallavalle (Dulcamara) e della giovane soprano Barbara Favali (Giannetta).
Athos Tromboni