I pezzi del porto di Marinara svenduti con una girandola
Il porto di Marinara, a Marina di Ravenna, avrebbe dovuto essere per Cmr la svolta per far fronte alle proprie difficoltà finanziarie dovute alla crisi. Ma l’inchiesta ha messo in luce anche il...
Il porto di Marinara, a Marina di Ravenna, avrebbe dovuto essere per Cmr la svolta per far fronte alle proprie difficoltà finanziarie dovute alla crisi. Ma l’inchiesta ha messo in luce anche il ruolo di Bruno Caravita e Paolo Conforti, ideatori del piano per dismettere i beni di Cmr, tramite la controllata Serco, a Marina Estate a prezzi di svendita. Anche in questo caso la bancarotta contestata è per distrazione e dissipazione: tutto inizia quando Cmr cede il 66% delle quote di Serco e oltre le quote vengono ceduti beni immobili all’interno del porto turistico Marinara. Dissipazione e distrazione, secondo l’accusa, poichè nel 2008, il valore era quasi di 2 milioni e mezzo e si ridusse invece a 1.785.000 con la cessione a Marina Estate di Maria Giulia Scozzoli: in questa società - scrivono gli inquirenti - il socio occulto era Bruno Caravita.