Il bilancio torna in attivo Un avanzo di 614mila euro
CODIGORO. L’ avanzo di amministrazione 2013 determinato in euro 614mila dovuto in gran parte (per 559mila 565 euro) dal positivo saldo nella gestione dei residui passivi degli anni precedenti e solo...
CODIGORO. L’ avanzo di amministrazione 2013 determinato in euro 614mila dovuto in gran parte (per 559mila 565 euro) dal positivo saldo nella gestione dei residui passivi degli anni precedenti e solo in piccola parte (55mila e 54 euro) legata all’andamento della gestione corrente 2013. Questi sono i dati più significativi del conto consuntivo per l’anno 2013 chiuso nei giorni scorsi dal Comune di Codigoro e resi pubblici ieri, nel corso di una conferenza stampa convocata appositamente per presentare i relativi dati. All’incontro, effettuato presso la residenza municipale era presente, con il sindaco, Rita Cinti Luciani, la giunta al codigorese al gran completo, oltre al segretario comunale, Rosaria Di Paola.
«Anche con questo significativo risultato conseguito con l’avanzo 2013, ha detto il sindaco codigorese abbiamo portato a completamento gli impegni con i cittadini iche ci siamo assunti n questi anni. Da un lato utilizzando anche i precedenti avanzi di amministrazione per interventi in opere pubbliche e dall’altro intervenendo per ridurre significativamente l’indebitamento del Comune».
Che, dall’anno 2009 allo scorso 2013, è diminuito significativamente, in termini assoluti di 3,1 milioni di euro. Il positivo risultato riscontrato, ha di seguito sottolineato l’assessore al bilancio, Marco Finotti «è stato determinato dall’oculata gestione delle risorse disponibili a bilancio e dal contenimento della spesa pure se effettuati non a discapito dei servizi erogati ai cittadini».
La dimostrazione che il bilancio 2013 è stato gestito con grande equilibrio è contenuta nella disaggregazione dei diversi cespiti di quantificazione dell’avanzo.
Infatti, ha evidenziato Finotti, «la somma di 595 mila 595 euro, pari al 91,04% del totale, scaturisce da un’attenta pulizia dei residui passivi sia in termini di minori spese che di maggiori entrate accertate mentre i 55 mila euro inerenti la parte corrente, rappresentano solo l’8,9%».
Piergiorgio Felletti
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