La Nuova Ferrara

FORMIGNANA. In paese lo conoscevano tutti. Ed erano veramente in tanti a volergli bene, ad apprezzarlo e a stimarlo. Ed erano in tanti, ieri pomeriggio, alla chiesa parrocchiale di Formignana a dare l’ultimo saluto ad Ivano Bonazza, anziano pescatore tragicamente scomparso pochi giorni fa proprio mentre stava pescando nei pressi di Brazzolo. Chiesa praticamente piena, diverse persone in piedi e tante anche fuori nella bella e verde piazza di Formignana. Sul sagrato della chiesa, in pieno sole, la famiglia quasi arrancava, affranta, dietro la bara. Niente fiori: il desiderio della famiglia era di devolvere offerte per gli asili del paese. Le lacrime non erano trattenute, ma il dolore era dignitoso e profondamente sentito, affrontato con silenziosa sofferenza. Tanto silenzio partecipe, tutt’intorno, e tanta gente che aveva un ricordo, un aneddoto, un pensiero per Ivano. All’interno della luminosa chiesa parrocchiale, una funzione stringata ma assolutamente coinvolgente, che ha intrecciato i temi della Pasqua e della sofferenza della Passione a quelli del ricordo per lo scomparso. Don Bonaccio ha citato il Vangelo di Giovanni, ed ha ricordato la necessità di comprendere il fatto di essere chiamati, e di non vedere tutto questo come una fine, ma come una rinascita. Dopo la sosta sul piazzale al termine della funzione religiosa, si è formato il corteo che ha portato la salma al cimitero per un ultimo viaggio da tante persone che hanno voluto accompagnarlo all’estrema dimora.

Alessandro Bassi