L’azienda lavorava tanto ma non si faceva mai pagare
Era l’uomo solo al comando della Cmr, Bruno Caravita, come lo era stato Giovanni Donigaglia in Coopcostruttori. Per entrambi abbiamo visto, negli anni, il declino professionale che si è manifestato...
Era l’uomo solo al comando della Cmr, Bruno Caravita, come lo era stato Giovanni Donigaglia in Coopcostruttori. Per entrambi abbiamo visto, negli anni, il declino professionale che si è manifestato con due crac che hanno messo in ginocchio la provincia di Ferrara e offuscato la credibilità di Legacoop.
Le operazioni disastrose addebitate a Caravita, citate nel’atto di fine indagine, sono molteplici: una per tutte la dice lunga, e mette in luce la bancarotta contestata nell’operazione di Porta Malatestiana srl, nel 2008, per la realizzazione a Villa Verucchio (Rimini), e così aver consumato parte notevole del patrimonio Cmr, scrivono gli inquirenti. Nel 2008, Cmr si impegnò a terminare i lavori del Parco commerciale a Villa Verucchio, avuti in appalto dalla Porta Malatestiana srl: lo fece senza richiedere compensi a stato di avanzamento ma solo al termine di sei mesi dalla ultimazione e per un importo non inferiore a 8 milioni di euro, a fronte di un credito maturato e non riscosso all’agosto 2007 per 7milioni 926 mila 215 euro. Viste le difficoltà della società Porta Malatestiana a onorare i debiti, Cmr arrivò ad una crescita di costi di produzione in questa operazione disastrosa pari ad un credito complessivo, non riscosso, un buco di 13milioni 691mila 825 euro: Cmr lavorava, dunque. Tanto, ma a vuoto.