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Ecco il Giardino per la cremazione

Ecco il Giardino per la cremazione

Copparo, illustrato il nuovo servizio annesso al cimitero Garantiti gli spazi riservati ai parenti e ad altri familiari

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COPPARO. Ieri mattina, alla galleria Alda Costa di Copparo, si è svolta la presentazione da parte della “Patrimonio” del nuovo servizio cimiteriale “Giardino della Cremazione”.

Dopo il saluto del sindaco Nicola Rossi, il presidente Secondo Cusinatti, il direttore Sara Tuffanelli e l'architetto progettista (tra l’altro interno alla Patrimonio) Mauro Crepaldi hanno presentato il servizio che partirà alla fine di luglio. Alla fine, spazio alle domande ed agli interventi. Durante l'incontro è stato ricordato anche come le norme di legge attuali indichino che un servizio di cremazione deve essere inserito in un'area cimiteriale, a patto che vengano mantenute delle distanze minime dalle abitazioni (un minimo di 50 metri, ma qui siamo a 75) e che la gestione dei fumi sia corretta. L'impianto di cremazione, fabbricato da una ditta modenese di buona fama nel settore, è già stato portato nella struttura ed a pieno regime ha un impatto ambientale previsto inferiore ad una caldaia normale (è stato detto che le emissioni saranno inferiori a quelle delle caldaie delle scuole d i Copparo). Poi grande enfasi sulla sobrietà ed il rispetto dei defunti e delle famiglie, con un impianto che conterà su di una sala del commiato (utilizzabile per i matrimoni civili o di altre religioni), hall, uffici ed un giardinetto in cui, in futuro, sarebbe eventualmente possibile disperdere le ceneri.

L'edificio, circondato da un muretto di contenimento, sarà praticamente interrato (al di sopra del terreno ci sarà solo il blocco dei servizi) ed immerso nel verde, e potrà essere così in relazione con la facciata del cimitero, avrà una pensilina all'accesso e proporrà quattro blocchi commerciali (per vendite legate all'area e non negozi di altro genere), due dei quali avranno la prelazione per i fiorai già presenti al cimitero e due saranno assegnati per bando. Ancora una volta si è ribadito il grande rispetto che si deve ad un settore di questo tipo e di questa delicatezza.

Alessandro Bassi

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