La Nuova Ferrara

Ferrara

“Quel giorno che cambiò la storia del mondo”

Folla “rapita” dalla Via Crucis in centro storico

Folla “rapita” dalla Via Crucis in centro storico

Successo per la sacra rappresentazione. Don Gallerani: sconfiggiamo il male con l’amore

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CENTO. «Uomini e donne sulla strada del terzo millennio, per tutti è il dono pasquale della luce che fuga le tenebre della paura e della tristezza; per tutti è il dono della pace di Cristo che spezza le catene della violenza e dell’odio». Un grido di speranza e di fede, quello lanciato martedì sera attraverso “Quel giorno che cambiò la storia del mondo”, sacra rappresentazione prodotta e messa in scena dal coreografo Giorgio Zecchi. Un invito, quello alla preghiera ed alla presa di coscienza del grande mistero della vittoria di Gesù sulla morte, raccolto da tanta gente che in centro storico ha simbolicamente accompagnato con emozione e intensità, Gesù nel percorso di Passione, Morte e Resurrezione. La rappresentazione, che si è snodata in un centro storico immerso nel buio, ha coinvolto e catturato i presenti, al contempo spettatori e protagonisti, in una narrazione sacra che l'attenta ricerca dei testi, ha reso del tutto attuale. Tra gesti e parole, il messaggio: «I secoli trascorsi non hanno cancellato i vizi dell’uomo e soprattutto l’hanno distratto dalla coscienza della presenza di Satana e delle sue tentazioni. Gesù muore ogni giorno ma la sua non è una sconfitta, è piuttosto una vittoria su Satana». A chiudere il suggestivo percorso sul sagrato di San Lorenzo, la luce abbagliante dalla quale emerge Gesù risorto. Con l’augurio pasquale, don Giulio Gallerani: «Parole, suoni e immagini che ci hanno introdotto nel mistero del triduo pasquale. Abbiamo rivissuto in centro storico, il giorno che cambiò la storia della vita dell’uomo, un dramma tra le tentazioni di Satana e la potenza della Croce. Quel giorno può essere anche oggi. La vita è un dramma, ma si può vincere, se scegliamo di vivere per il bene e per sconfiggere il male con l'amore».(be.ba.)