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paura e insicurezza

«Mio marito è ferito, ora deve riposare»

«Mio marito è ferito, ora deve riposare»

Lo choc della famiglia del gioielliere di via Bentivoglio che ha subito altri colpi in passato

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«Mio marito è ferito, è a letto, sta riposando». Attorno a Carlo Martini, il gioielliere rimasto contuso durante la rapina di martedì sera, a Barco, si è aperto lo scudo della famiglia. Lo choc è stato forte, e non è stata la prima volta. Nel 2008 la stessa gioielleria di via Bentivoglio subì un altro attacco da parte di alcuni banditi che armati di cacciavite avevano ripulito le vetrinette del bancone. Nel quartiere dicono che lo stesso negozio è stato oggetto anche di una terza rapina. L’altro ieri il commerciante è stato legato ai braccioli di una sedia e mentre cercava di liberarsi è caduto procurandosi una lesione al volto. Inevitabili la paura e la sensazione di insicurezza nonostante il pronto intervento dei carabinieri che hanno arrestato in flagranza quasi tutti i componenti della banda. Un commerciante della zona, Alessandro, si è precipitato verso il negozio mentre i banditi tentavano la fuga. «Di solito - racconta - in negozio sono in due, il signor Carlo e il figlio Roberto. Ieri (martedì, ndr) l’anziano titolare era solo, era chiuso dentro perchè era scattata la serratura automatica e non riusciva liberarsi dai lacci che lo tenevano bloccato alla sedia. Si è fatto male, ma poteva andare anche peggio».