Neonato morto di meningite A maggio l’udienza
CENTO. Non ci sarebbe alcun nesso di causalità tra la morte del bambino e la mancata visita da parte di un medico del Pronto soccorso. A dirlo è il consulente tecnico del Pubblico ministero ascoltato...
CENTO. Non ci sarebbe alcun nesso di causalità tra la morte del bambino e la mancata visita da parte di un medico del Pronto soccorso.
A dirlo è il consulente tecnico del Pubblico ministero ascoltato ieri durante l’udienza del processo per la morte per meningite del neonato, avvenuta pochi giorni dopo la nascita. I fatti risalgono al 2010 quando Silvia Gilli, infermiera al triage, invece di fare visitare il piccolo ad un medico del Pronto soccorso inviò i genitori in Ostetricia, da dove era stato dimesso pochi giorni prima. Come è emerso anche in precedenza, i medici indirizzarono la famiglia ad un ospedale con pediatria. Sfortuna volle che in quel momento non c’erano ambulanze disponibili e quindi la famiglia dovette recarsi autonomamente all’ospedale di Bentivoglio.
Secondo l’accusa, la mancata visita avrebbe potuto influire sul tragico finale ma, a quanto pare, secondo le parole del consulente tecnico, non c’è (come scritto all’inizio) nesso di causalità. La prossima udienza è stata fissata per il 20 maggio.
In quella data, se le tempistiche lo consentiranno, si potrà anche arrivare alla discussione e all’eventuale chiusura definitiva del processo.