Incendiato a Sabbioncello ex allevamento di visoni
Fino al 2010 erano oltre 10mila gli animali tenuti all’interno della struttura Il rogo è doloso, sul posto i carabinieri. Serrate indagini per risalire agli autori
SABBIONCELLO SAN PIETRO. Un incendio doloso ha devastato l’ex allevamento di visoni che si trova in paese, sulla strada che da Sabbioncello San Pietro conduce a Denore. Un incendio di vaste proporzioni che, tuttavia, ha interessato un’area di fatto non più utilizzata da 4 anni, visto che alla fine del 2010 gli allora proprietari decretarono la cessazione dell’attività. Fino a quella data nell’allevamento erano mantenuti oltre 10mila visoni. Proprio la presenza di centinaia e centinaia di gabbie che imprigionavano questi splendidi animali da pelliccia, aveva attirato verso questo allevamento l’ira di numerosi associazioni di ambientalisti, che in altre occasioni sul territorio della provincia hanno dato vita negli anni anche a eclatanti manifestazione, come le incursioni notturne per aprire le gabbie e liberare gli animali. Qui a Sabbioncello San Pietro, frazione di Copparo, il fuoco è divampato ieri attorno alle 15 e i pompieri del comando provinciale di Ferrara e del distaccamento di Copparo (di cui è comandante Alessandro Zanella) pochi minuti dopo essere stati avvisati sono arrivati sul posto. Molto ingenti i danni alle strutture, seppure in corso di eliminazione e di fatto abbandonate da tempo, mentre per fortuna non si registrano feriti. Nella stessa area non vi era, infatti, più da anni la presenza di addetti. I carabinieri, arrivati con alcune pattuglie, paiono tuttavia non avere dubbi sul fatto che si tratti di un rogo causato da qualcuno, e non certo accidentale. Lo confermerebbero anche alcuni contenitori rinvenuti che potrebbero aver contenuto liquidi infiammabili. Le fiamme levatesi molto alte hanno attirato l’attenzione di numerosi cittadini, in particolare i residenti di questa zona che, preoccupati, si sono precipitati nelle immediate vicinanze del vecchio allevamento per poterne sapere di più. I militari non escludono importanti novità fin dalle prossime ore: le indagini per risalire agli autori del rogo sono infatti serrate e non è escluso che gli stessi carabinieri (della compagnia di Copparo di cui è comandante il capitano Fabrizio Gubbiotti), che ieri hanno mantenuto il più stretto riserbo, abbiano già messo gli occhi sui probabili piromani.
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