La Nuova Ferrara

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Ricatti e minacce al prete Il giudice deve decidere

La discussione sulla richiesta di archiviazione del reato contro il papà del bimbo Nel processo parallelo, il sacerdote è accusato di molestie sessuali sul piccolo

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E’ un altro pezzo della vicenda che vede un sacerdote di Ferrara e l’uomo, uno straniero, che aveva ospitato in casa sua, con la famiglia, rivali nelle aule di giustizia. Ieri il sacerdote vestiva i panni di vittima di estorsione e minacce da parte dell’uomo, mentre ricordiamo che in un altro processo il prete è accusato di violenza sessuale sul figlio dell’uomo che lui stesso accusa di averlo ricattato chiedendo soldi e la stessa casa. Ieri davanti al gup Piera Tassoni si è discussa la richiesta di archiviazione da parte della procura delle accuse mosse dal prete contro il padre del bimbo: la procura ha ritenuto non vi fossero ricatti nè estorsioni e per questo ha proposto l’archiviazione. Contro cui il legale del sacerdote, Claudio Maruzzi si è opposto ribadendo al giudice le ragioni che hanno spinto il prete contro la persona che aveva ospitato in casa propria, decisione che si è trasformata in incubo, poichè ripagata con ricatti e le accuse - secondo il legale - del tutto inventate sulle molestie sessuali del prete sul bimbo. Il legale del padre del piccolo, Giovanni Montalto che lo assiste come parte civile anche nel processo per molestie (fissato al 23 aprile), ribadiva ieri non esservi stata richiesta di denaro e dunque estorsione nè ricatti: se l’uomo, come viene denunciato, riceveva soldi e altro dal prete perchè non avrebbe dovuto continuare a farlo? E perchè non venne denunciata dal prete la situazione di ricatto se non dopo la denuncia per violenze sessuali sul piccolo?

La parola ora al giudice che si è riservato la decisione sulla richiesta di archiviazione.