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In stato confusionale fa 25 chilometri in bici

In stato confusionale fa 25 chilometri in bici

Un anziano ravennate si era allontanato da casa ed erano in corso le ricerche Soccorso ad Anita da un residente e dai carabinieri di Argenta e Longastrino

19 aprile 2014
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ANITA. Si allontana in sella alla bici dalla sua abitazione di Voltana, nel Ravennate, e viene ritrovano ad Anita in stato confusionale. A notare quest'anziano di 77 anni, è un uomo che chiama subito la centrale dei carabinieri. Sul posto viene inviata una pattuglia dei militari di Argenta che poi, con i colleghi di Longastrino, fanno in modo che i familiari possano arrivare a prendere l’anziano e a riportarlo casa. È una storia a lieto fine che ha riguardato un pensionato di 77 anni di Voltana che soffre di demenza senile. È successo giovedì: erano da poco passate le 8 quando il 77enne, vestito con pantaloni blu, giacca, cappello nero e un paio di ciabatte, sale in bici e parte. Probabilmente imbocca la strada per Alfonsine, attraversa la statale 16 e imbocca la via Raspona verso il ponte di Madonna Boschi. Ha già percorso una ventina di chilometri ma, essendo in stato confusionale, prosegue per altri 2-3 chilometri finchè si ferma davanti a una casa di via Madonna del Bosco, poco prima di Anita. Un uomo nota l'anziano, che sale e scende dalla bici, come non sapesse dove andare. Gli va incontro e gli chiede chi sta cercando. Questi gli risponde che è alla ricerca di una pescheria. L'uomo residente ad Anita, capisce la situazione e chiama i carabinieri. I due militari di Argenta giunti sul posto accertano i fatti e chiamano i colleghi di Lugo di Romagna, che avevano già ricevuto una segnalazione dalla famiglia della scomparsa del 77enne. Sul posto arrivano anche i carabinieri di Longastrino che tranquillizzano l'anziano, lo portano in caserma e lo rifocillano. L'anziano si riprende, parla volentieri con i militari che lo assecondano in attesa dei familiari. Qualche istante dopo - ed era già il tardo pomeriggio - suona il campanello. Alla porta c'è un parente che ringrazia gli uomini dell'Arma per il premuroso atteggiamento.

Ma il grazie con un ciao confidenziale, è arrivato da chi, a causa della malattia, ha percorso 24-25 km in bici, senza bene e senza mangiare per una storia a lieto fine. (g.c.)