In stato confusionale fa 25 chilometri in bici
Un anziano ravennate si era allontanato da casa ed erano in corso le ricerche Soccorso ad Anita da un residente e dai carabinieri di Argenta e Longastrino
ANITA. Si allontana in sella alla bici dalla sua abitazione di Voltana, nel Ravennate, e viene ritrovano ad Anita in stato confusionale. A notare quest'anziano di 77 anni, è un uomo che chiama subito la centrale dei carabinieri. Sul posto viene inviata una pattuglia dei militari di Argenta che poi, con i colleghi di Longastrino, fanno in modo che i familiari possano arrivare a prendere l’anziano e a riportarlo casa. È una storia a lieto fine che ha riguardato un pensionato di 77 anni di Voltana che soffre di demenza senile. È successo giovedì: erano da poco passate le 8 quando il 77enne, vestito con pantaloni blu, giacca, cappello nero e un paio di ciabatte, sale in bici e parte. Probabilmente imbocca la strada per Alfonsine, attraversa la statale 16 e imbocca la via Raspona verso il ponte di Madonna Boschi. Ha già percorso una ventina di chilometri ma, essendo in stato confusionale, prosegue per altri 2-3 chilometri finchè si ferma davanti a una casa di via Madonna del Bosco, poco prima di Anita. Un uomo nota l'anziano, che sale e scende dalla bici, come non sapesse dove andare. Gli va incontro e gli chiede chi sta cercando. Questi gli risponde che è alla ricerca di una pescheria. L'uomo residente ad Anita, capisce la situazione e chiama i carabinieri. I due militari di Argenta giunti sul posto accertano i fatti e chiamano i colleghi di Lugo di Romagna, che avevano già ricevuto una segnalazione dalla famiglia della scomparsa del 77enne. Sul posto arrivano anche i carabinieri di Longastrino che tranquillizzano l'anziano, lo portano in caserma e lo rifocillano. L'anziano si riprende, parla volentieri con i militari che lo assecondano in attesa dei familiari. Qualche istante dopo - ed era già il tardo pomeriggio - suona il campanello. Alla porta c'è un parente che ringrazia gli uomini dell'Arma per il premuroso atteggiamento.
Ma il grazie con un ciao confidenziale, è arrivato da chi, a causa della malattia, ha percorso 24-25 km in bici, senza bene e senza mangiare per una storia a lieto fine. (g.c.)