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L’orgoglio della cacio e pepe

L’orgoglio della cacio e pepe

“La” cacio e pepe è una delle più famose ricette della tradizione romana, vero e proprio orgoglio delle cucine testaccine. Piatto povero e di origine contadina, è apparentemente semplice da...

19 aprile 2014
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“La” cacio e pepe è una delle più famose ricette della tradizione romana, vero e proprio orgoglio delle cucine testaccine. Piatto povero e di origine contadina, è apparentemente semplice da realizzare ma è insidioso per via dei sottili equilibri da rispettare. Il segreto per una perfetta realizzazione sta tutto nella “mantecatura” degli ingredienti. La lista cortissima del necessario può trarre in inganno: pasta, pecorino romano e pepe. A fare la differenza sono le quantità e la preparazione del condimento. La pasta usata per la ricetta doc è il tonnarello, una sorta di spaghettone all’uovo, ideale per assorbire la cremosità del pecorino, anche se la cacio e pepe ben si adatta a pasta corta come maccheroni e rigatoni.

Preparazione: Mettere a cuocere i tonnarelli in abbondante acqua (poco) salata e intanto preparare in una ciotola il pecorino e il pepe. Versate il pecorino, il pepe e amalgamate bene il tutto aggiungendo poca acqua di cottura della pasta. Fuori dal fuoco rovesciare (non scolare) i tonnarelli al dente nella ciotola con pecorino e pepe, girate la pasta nel condimento e contem-poraneamente aggiungete due mestoli di acqua di cottura per amalgamare. Servire caldissimi e buon appetito!