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Omicidio Bartolini: «Fu provocazione»

Omicidio Bartolini: «Fu provocazione»

Processo a Trieste, la difesa: «Non c’è stata aggressione». I familiari della vittima saranno parte civile

19 aprile 2014
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Due perizie, un dossier con una ricostruzione alternativa per smontare per quanto possibile l’accusa di omicidio. Il rischio concreto è quello di una condanna a trent’anni, perché il pm Federico Frezza contesta l’accusa di omicidio volontario o preterintenzionale con l’aggravante dei futili motivi.

Così i difensori dell’ex pugile giocano il tutto per tutto. In vista forse della possibile richiesta di rito abbreviato. Il futuro di Francesco Semeraro, 34 anni, l’ex pugile accusato di aver ammazzato di botte Andrea Bartolini, ferrarese di 47 anni, si basa proprio su questi documenti che ieri, nel corso dell’udienza preliminare, i difensori Elisabetta Burla e William Crivellari hanno consegnato al gip Laura Barresi. Si tratta di una sorta di ricostruzione alternativa dello psichiatra Calogero Anzallo e del medico legale Alessandro Peretti in cui emerge l’ipotesi prevalente di una provocazione da parte della vittima. Non si parla di aggressione, ma di due pugni sferrati dall’ex pugile quasi per difendersi. Un pugno lo ha raggiunto al volto, l'altro all’addome. I difensori hanno anche consegnato al giudice Barresi alcune deposizioni testimoniali frutto delle loro indagini alternative.

L'episodio da cui è scaturita la pesante accusa è accaduto la sera del 15 novembre dello scorso anno in via dei Moreri, a Roiano (Trieste). All’inizio pareva solo una banale lite - senza gravi conseguenze - davanti a un bar tra due che avevano alzato il gomito. Invece i pugni di Semeraro hanno portato Bartolini, di lì a poche ore, alla morte: un diretto al volto, l’altro all’addome. Bartolini - nella ricostruzione fornita dallo stesso accusato agli inquirenti - avrebbe cominciato a insultare pesantemente Semeraro. Quest’ultimo, anziché prudentemente allungare il passo, ha risposto alle asserite offese. Sempre secondo la ricostruzione dell'accusato, Bartolini a quel punto gli ha piazzato una violenta testata. Semeraro ha risposto con i pugni. L’altro è crollato sull'asfalto privo di sensi. Semeraro ha continuato a picchiarlo sferrando calci sia al volto che sul corpo. Senza mai fermarsi. Con incredibile violenza. Al culmine della lite l'ex pugile ha urlato «Io ti spacco, io ti ammazzo». Una donna affacciata alla finestra di una casa lì accanto ha visto il massacro sotto i suoi occhi, in diretta.

Al termine dell’udienza - aggiornata al 30 maggio - il giudice Barresi ha accolto le costituzioni di parte civile dei familiari di Bartolini e della convivente, presenti gli avvocati Giacomo Forlani e Mario Giordano.

Corrado Barbacini