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18 anni, si addormenta e non si sveglia più

18 anni, si addormenta e non si sveglia più

Mattia Monesi è stato trovato morto dai compagni boy scout. Era in gita a Torreglia e frequentava l'Ipsia di Ferrara. La madre autorizza la donazione delle cornee Gli amici in lacrime: "Mattia si sentiva affaticato" La disperazione della mamma Il ricordo del compagno di classe e il cordoglio degli insegnanti dell'Ipsia

20 aprile 2014
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Aveva appena 18 anni, Mattia Monesi, ma è morto la notte del Venerdì Santo mentre dormiva nel suo sacco a pelo nel centro parrocchiale Sacro Cuore di Torreglia (Pd). Studente dell’Ipsia di Ferrara, risiedeva a Stienta (Ro) e faceva parte di un gruppo di ventidue ragazzi e due accompagnatori del ‘Santa Maria Maddalena 1’, dell’Agesci, un sodalizio scoutistico storico che lo scorso anno ha festeggiato i quarant’anni di attività. Purtroppo era già privo di vita quando alle 8 di ieri i suoi amici sono andati a svegliarlo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo fatti dai sanitari del ‘118’. La causa del decesso è stata quasi certamente un arresto cardiaco. In mattinata da Stienta sono arrivati a Torreglia la mamma, Consilia, che ha perso il marito quando Mattia era ancora un bambino, e il parroco dell’unità pastorale di Santa Maria Maddalena (Ro), dove ha sede il gruppo scout, monsignor Guido Lucchiari. La donna, distrutta dal dolore, non è nemmeno scesa dalla macchina e si è recata all’obitorio della Casa di cura di Abano per l’incombenza del riconoscimento della salma. Poi ha autorizzato la donazione delle cornee. Ad accompagnarla, oltre a monsignor Lucchiari, c’erano il parroco di Torreglia, don Franco Marin, e il sindaco Filippo Legnaro. I ventidue ragazzi polesani e i due capi-scout Andrea Danesi ed Enrico Galvani erano arrivati venerdì mattina in treno da Rovigo per un’escursione pasquale sui Colli Euganei. Sono scesi alla stazione ferroviaria di Terme Euganee (Pd) e zaino in spalla, di buon passo, sono partiti per raggiungere il centro di educazione ambientale del Parco Colli di Casa Marina, sulle pendici del Monte Venda. Dopo la visita alla struttura e una breve pausa per il pranzo, si sono messi in cammino verso Torreglia dove la parrocchia aveva dato la disponibilità ad ospitarli per la notte in uno stanzone dell’ex scuola materna locale, “Margherita Beretta Schenck”, oggi adibita a centro giovanile parrocchiale.

Nel tratto in discesa da Casa Marina verso Torreglia, passando per il Roccolo ed il Mondonego, sembra che Mattia Monesi non si sentisse bene.

«I ragazzi che erano con lui hanno riferito che lo hanno aiutato a portare lo zaino», riferisce il sindaco Filippo Legnaro. Hanno pensato che si trattasse di stanchezza. Invece sotto quei sintomi probabilmente covava la tragedia. Sembra che anche dopo la cena nel centro parrocchiale il diciottenne avesse il respiro affannoso. Nessuno immaginava un fatto del genere tanto che la comitiva di scout, come abitudine, prima di coricarsi aveva intonato alcuni canti.

Qualcuno dei suoi compagni di scuola aveva notato che aveva perso peso negli ultimi tempi. La pm Orietta Canova, della procura di Padova, ha aperto un fascicolo d'indagine, al momento senza indagati nè ipotesi di reato. In attesa dell’autopsia (indispensabile per poter individuare la causa del decesso) e dei funerali, il giovane sarà ricordato domani con una messa, alle 20.45. I capi-accompagnatori del gruppo scout di Santa Maria Maddalena, Andrea Danesi ed Enrico Galvani, non si danno pace: «Abbiamo perso un amico vero, un ragazzo semplice, stupendo e solare a cui tutti volevano bene». L’uscita sugli Euganei era stata programmata per far trascorrere ai ragazzi un paio di giornate a contatto con la natura sulle pendici del Monte Venda.