La Nuova Ferrara

Palazzo Madama e il Senato alle spalle, Strasburgo e Bruxelles - sedi del Parlamento Europeo - come un miraggio. Soglia di sbarramento del 4% e battaglia per le preferenze permettendo. Torna alla competizione elettorale Alberto Balboni, unico emiliano-romagnolo in lista per Fratelli d'Italia nella circoscrizione Nord Est. «Mi ha chiesto espressamente la candidatura Giorgia Meloni - racconta - e sono orgoglioso di poter rappresentare il territorio. Qui tutti mi conoscono, non ho certo bisogno dei cartelloni 6x3: a spanne direi che sono il ferrarese più votato nella storia della Seconda Repubblica». Il modello viene dalla Francia e si chiama Marine Le Pen, dice Balboni il quale richiamandosi al Front National unisce la battaglia contro «lo strapotere delle banche» e (in dosi massicce) contro l'immigrazione, clandestina e non. La legge elettorale proporzionale accentua la lotta tra vicini: Forza Italia è rivale in tutto e per tutto. «È ormai una ridotta a difesa di Berlusconi - sostiene l'ex parlamentare -, non capisco come si possa votarla ancora. L'altro giorno era in città Elisabetta Gardini, capolista nel Nord Est: chiede i voti per la terza o quarta volta per le europee, ma cosa ha mai fatto per il territorio?». E poi rispunta la storica fiamma nel simbolo, sottolinea Balboni, «solo recuperando gli antichi valori possiamo uscire dalla melma in cui siamo, riconoscendo anche gli errori compiuti». Dall'hotel Carlton Fratelli d'Italia inaugura pure la campagna elettorale per le comunali. La lista è guidata dal tridente composto da Mauro Malaguti, Paolo Spath e Gemma Carelli. Confermato l'appoggio al candidato sindaco Vittorio Anselmi, strali in direzione del Nuovo Centrodestra. (f.t.)