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«Quella pista ciclabile creerà solamente caos»

«Quella pista ciclabile creerà solamente caos»

Jolanda, il Partito Democratico critica la scelta dell’amministrazione L’opera viene definita inutile e dannosa oltre ad uno sperpero di soldi pubblici

20 aprile 2014
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JOLANDA DI SAVOIA. La nuova pista ciclo pedonale è nel mirino del Partito Democratico.

«Si costruisce una nuova pista o parco pedonale - sottolinea il Pd in una nota - come sembra venga definito, in via Roma a 13 metri e 85 centimetri di distanza dalla ciclabile esistente. Con questa opera si è riusciti in un colpo solo ad eliminare l'area di sosta utilizzata dai mutuati del vicino ambulatorio medico e, nel contempo, intasare l'area prospiciente la cartoleria creandole un evidente intralcio al regolare svolgimento della propria attività. Una volta completata l'opera - dice ancora il Pd - come da progetto, con la messa a dimora degli alberi, dove si potrà parcheggiare durante le giornate del riso? Invece di mettere in sicurezza i due attraversamenti di via Roma in prossimità della rotonda ed in prosecuzione del passaggio di via Ghelfi prosegue la nota - e sistemare l'area di sosta utilizzata dai mutuati del dottor Marangoni, si è preferito spendere oltre 36mila euro per un'opera inutile ed anche pericolosa, perché i 147 cm di larghezza della pista non consentono, per esempio, un agevole incrocio tra due bici o anche solo tra una bici ed un pedone. Se poi la pista fosse riservata ai soli pedoni, cosa abbastanza difficile da garantire, i punti di attraversamento di via Roma si moltiplicherebbero e, di pari passo - dice ancora la nota del Pd - aumenterebbero i rischi per i cittadini. Per non dire della pericolosità dell'incrocio con il passaggio di via Ghelfi (un abbassamento repentino della pista di 40 cm) fonte garantita di possibili incidenti stradali o, dell'incrocio con via Luppi. In questo caso si costringono i cittadini ad immettersi in via Luppi contro mano. Ci sfuggono le ragioni per le quali si è scelto via Roma - concludono i democratici - , tra l'altro dal lato della strada dove non c'è alcuna abitazione da servire. Se questo opera si doveva proprio fare le alternative a via Roma non mancavano ed erano certamente più appropriate. Si poteva scegliere, per esempio, via Cavicchini dal lato delle case o via Contrastini, specialmente l'ultimo tratto (pericolosissimo), molto frequentato da quanti si recano al cimitero. Quanto tempo passerà prima che la pista si sfaldi (un nastro di stabilizzato rullato delimitato da assi di legno)? Chi è - chiede il Pd - che ha avuto la brillante idea di sperperare i soldi dei cittadini in un opera palesemente inutile, evidentemente dannosa e chiaramente pericolosa? Questo deprecabile andazzo avrà fine solo quando i responsabili di opere che hanno come unico scopo soddisfare il loro smisurato egocentrismo non ripagheranno di tasca propria lo sperpero dei soldi dei cittadini».

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