La Nuova Ferrara

Ferrara

Vi piace piazza Trento e Trieste così?

Vi piace piazza Trento e Trieste così?

20 aprile 2014
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È stata dura, ma ne valeva la pena. Si diffonde la soddisfazione tra gli esercenti del centro dopo la riapertura quasi integrale di piazza Trento Trieste. Ovvio che ogni cantiere crea disagi, e quando arriva a interessare il cuore della città questi si moltiplichino, quello che conta davvero è il risultato. La contitolare del bar Nuovo Fabrizia Filetti, ad esempio, riconosce che «la necessità di rifare gli impianti era reale, sono rimasti fermi per troppo tempo. Per fortuna i lavoratori sono stati bravi e rapidi, anche quelli cinesi». Jan Darelli, dipendente della catena di gelati Grom, ha visto coincidere il suo arrivo a Ferrara con i lavori. «Sono qui da due mesi, sinceramente non so com’era prima la piazza, adesso però è molto bella. Certo con il cantiere abbiamo avuto grossi disagi, all’inizio l’organizzazione non è stata il massimo: ci avevano garantito che davanti al nostro ingresso avrebbero lavorato solo di lunedì, nostro giorno di chiusura, e invece sono andati avanti fino al mercoledì mattina». Quasi concluso l’intervento, al suolo si apre quello sull’illuminazione, che interessa parecchio a Maria Cristina Perdonati, titolare del negozio d’abbigliamento Francesca by Sottini. «Speriamo installino belle luci, finora siamo stati noi a illuminare con le nostre vetrine. Il lavoro comunque è molto bello, devo fare i miei complimenti, speriamo che la gente sia contenta e venga ancora di più a passeggiare in centro». Per Perdonati la vera prova del nove sarà però il primo acquazzone, «sperando di non ritrovarmi l’acqua in negozio». Soddisfazione anche sull’altro lato della piazza, a Gibelli Jeans. «Non ci possiamo lamentare – afferma Stefano Gibelli –: soprattutto le operazioni di carico e scarico hanno vissuto un po’ di disagi ma la piazza è venuta bene». «Sono soddisfatta, i tempi sono stati rispettati – conferma Cristina Bottaro, del l negozio di Champion’s –. I disagi di un cantiere si chiamano sporcizia, polvere, chiusura del passeggio e rumore. Speriamo ne sia valsa la pena». Voce fuori dal coro quella di Maria Gloria Gibelli, titolare dell’omonima gioielleria. «La gente finiva col non passare più qui davanti o col passare di fretta, magari scontrandosi con le biciclette. Mi sono sempre chiesta se era un lavoro necessario».

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