I giardini nascono di notte Arriva Guerilla gardening IL VIDEO
Sorpresa a San Giuseppe, giardinieri d’eccezione capaci di sorprendere «Lottiamo contro il degrado iniziando a restituire alla natura i suoi colori»
SAN GIUSEPPE. Agli occhi più attenti non sfuggirà una grossa novità in centro a San Giuseppe. A quanto pare, infatti, imprenditori ma anche altre figure molto, molto vicine ai residenti hanno deciso di dare un segnale importante e quello di oggi potrebbe essere solo l’inizio. Anzi, lo sarà certamente. Di cosa si tratta? Da oggi e nelle prossime settimane si assisterà ad una sorta di “Ri(e)voluzione urbana” e chi vorrà potrà partecipare, proporre, aiutare a colorare i Lidi in maniera decisamente nuova. Il fenomeno è meglio conosciuto come “Guerrilla Gardening”: un gruppo aperto a tutti, di appassionati del verde ha deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi che vengono chiamati “attacchi" verdi. Guerrilla Gardening si oppone attivamente al degrado urbano agendo contro l'incuria delle aree verdi. L'attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città. Il movimento è nato in Italia nel 2006 grazie ad un gruppo di giovani milanesi, fondatori di GuerrillaGardening.it, che ancora oggi segue e consiglia i gruppi indipendenti sparsi in tutta Italia. La popolazione cittadina risponde bene, alcune aziende di giardinaggi aiutano con consigli e donando piante e materiali pro-causa, altri si limitano ad applaudire e ad apprezzare le azioni. Ogni giorno nuovi "guerriglieri" si aggiungono alla nostra causa, per trasformare e riappropriarsi degli sterili ed impersonali spazi comuni cittadini. Nuovi gruppi stanno nascendo in tutte le grandi città. Chiunque può diventare un Guerrilla-Gardener ed a San Giuseppe di Comacchio è appena nato un gruppo particolarmente interessante che proprio questa mattina all’alba (salvo imprevisti considerato che il giornale va in stampa la sera prima...) ha dato vita alla prima, piccola ma fondamentale rivoluzione. «Abbiamo voglia di dare segnali importanti - dicono gli organizzatori - possiamo fare tanto per il territorio ma veniamo bloccati da burocrazia, strane leggi e lungaggini di ogni tipo. Bisogna chiedere i permessi anche solo per piantare un fiore e alle volte, inspiegabilmente, non vengono neanche dati. Ecco quindi che, senza naturalmente rovinare nulla, ridaremo alla natura quello che le è stato preso. Chissà mai che con l’aiuto di tutti i nostri Lidi possano cambiare colore...». Occhi aperti, dunque, e attenzione ai prossimi appuntamenti...