«Trasformare le seconde case in alberghi»
L’idea lanciata dal consigliere Michetti (L’Onda) viene appoggiata all’unanimità dal consiglio
COMACCHIO. Ulteriore passo avanti per il progetto di riqualificazione delle seconde case inutilizzate che affollano la costa comacchiese. Durante l’ultima seduta del consiglio comunale, maggioranza e opposizione hanno appoggiato all’unanimità l’idea: sviluppare alberghi e strutture ricettive usufruendo degli immobili già esistenti. L’obiettivo che, seguendo le parole del consigliere Michetti (L'Onda), sembrerebbe proprio non avere colore politico, si fa più vicino: «È un segnale forte e importante perché - spiega il consigliere - ci siamo dati un indirizzo di manovra preciso da seguire e tutte le parti politiche si sono impegnate e allineate per raggiungerlo». La cosiddetta pratica dell’albergo diffuso sembra interessare molto i comacchiesi. In cosa consiste? «È molto semplice - prosegue Michetti - appartamenti e abitazioni inutilizzate potrebbero essere ristrutturate e invece di essere affittate come di consueto, si potrebbe ipotizzare una nuova gestione alberghiera. Affittare gli spazi a notte, affiancandoli a servizi ristorativi e campeggi in modo che il turista nel pacchetto non abbia solo l'appartamento ma anche il ristorante, la piscina, l'animazione. E' una direzione di sviluppo importante da perseguire». Del resto, tutto questo, non è una novità per il Comune di Comacchio. Anche il sindaco Marco Fabbri aveva già spiegato in più occasioni di voler agire in questa direzione e anche gli interventi che sta portando avanti l’impresa immobiliare Tomasi, sembrano parlare chiaro. «Dobbiamo impostare una sorta di collaborazione con le agenzie immobiliari, con le imprese, con i privati e, naturalmente, con le banche. Adesso il primo passo importante - chiude Michetti - l’abbiamo fatto. Non ci sono divisioni politiche. Tutti, uniti, vogliamo raggiungere l'obiettivo e questo mi sembra già un dato davvero significativo».
Samuele Govoni