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Due cavalieri degli ottoni per un quintetto da capogiro

Due cavalieri degli ottoni per un quintetto da capogiro

Questa sera ultimo appuntamento della ricchissima stagione al Torrione: Bosso e Tamburini impegnati in un travolgente omaggio alla musica di Shaw

23 aprile 2014
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San Giorgio, patrono della città estense, sancisce anche l’ultimo appuntamento, questa sera alle 21.30, della ricchissima stagione di Ferrara in Jazz che il Torrione festeggia con il quintetto guidato da due cavalieri incontrastati degli ottoni, Fabrizio Bosso e Marco Tamburini, impegnati in un travolgente omaggio alla musica di Woody Shaw, figura determinante del rinnovamento della tromba jazz in epoca Post-Bop. Completa la formazione una sezione ritmica d'eccezione costituita da Luca Mannutza al pianoforte, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria.

Spiccata versatilità stilistica, palettes timbriche multicolori e dinamiche swinganti sono solo alcune delle caratteristiche che avvicinano i due leader all'eredità musicale di Shaw permettendo loro di affrontarne il repertorio con assoluta leggiadria, laddove inaspettati intrecci sonori si alterneranno a travolgenti assolo.

Bosso aveva manifestato la propria affinità con questo bagaglio sonoro già diversi anni fa attraverso il riuscitissimo Trumpet Legacy (Sound Hills, 2006) che oggi torna a suggerire l'organico, ovvero un quintetto con due trombe.

Un lunghissimo elenco di prestigiose collaborazioni, la costante voglia di esplorare nuovi territori musicali e le numerose incursioni nel panorama della musica pop che hanno impegnato Tamburini in molteplici tour con Jovanotti e Fabrizio Bosso a fianco della cantante Nina Zilli, solo per citarne alcune, sono altri tratti comuni della storia personale di questi due maestri del moderno mainstream.Fabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni. A 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si è accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione di standard. Infoline: 339 7886261 (dalle 15.30). Prenotazione cena: 333 5077059.