La Nuova Ferrara

Ferrara

Ecco pane e salama Re e regina a tavola nel regno del Misen

Ecco pane e salama Re e regina a tavola nel regno del Misen

Nel week end apre i battenti la Fiera delle sagre Zanardi: localismo di qualità in cucina a prezzi popolari

23 aprile 2014
3 MINUTI DI LETTURA





Un gustosissimo giro d’Italia – con qualche deviazione all’estero - tutto speciale, da compiere a bocca piena e papille ben accese per captare ogni singolo particolare di ogni singola specialità enogastronomica.

In questo fine settimana non mancherà di certo la scelta a chi sceglierà di fare una capatina in Fiera. Da venerdì a domenica si tiene la quarta edizione del Misen, il Salone nazionale delle Sagre. «Una grande festa di popolo per tutta la famiglia – la definisce Nicola Zanardi, il presidente di Ferrara Fiere – dove si può fare una scorpacciata a prezzi concorrenziali. E’ il frutto di una intuizione: dal localismo e dalla microcomunità può nascere massa critica per lo sviluppo di un intero territorio». A tessere questo filo è l’Associazione Turistica Sagre e Dintorni, la grande alleanza tra le manifestazioni culinarie cresciute come funghi nel corso degli ultimi anni.

Il presidente, Loris Cattabriga, è pronto a partire: «Avremo prelibatezze da ogni parte d’Italia – racconta – e alcune sagre del tutto nuove, con i loro consorzi, e non mancano sorprese dalla Grecia e dalla Turchia. L’impostazione è la stessa dello scorso anno ma non mancano novità». Già in conferenza stampa ci si interroga con curiosità sui sapori in arrivo, per fare un esempio, con la sagra del Fagiolo Zolfino (Terranova Bracciolini, Arezzo) o con quella d’la Panissa (Vercelli).

Ancora pochi giorni e avremo le risposte. «Iniziative come queste – spiega Adriano Facchini, esperto di marketing territoriale – ci spingono a modelli alternativi a quello del consumismo imperante: la comunità stimola la creatività. Valorizzare il territorio significa coinvolgere i soggetti che ne sono protagonisti: il volontariato, l’amministrazione locale, l’impresa».

Intorno alla buona tavola ruoteranno alcuni appuntamenti. Come il “Gran Galà della Salama”, la regina incontrastata della gastronomia ferrarese: la competizione sarà decisa da due giurie (una “esperta” e una “popolare”), gran finale alle 18 di domenica con il tradizionale manicaretto offerto a tutti i presenti. Chi vuole apprendere segreti e suggerimenti sull’arte culinaria può prendere parte a uno o più laboratori che si terranno durante il Salone: ecco “A scuola di pane” per saperne di più sulla coppia ferrarese, ma anche quello sulle nuove tecnologie in cucina, sulla pasticceria salata e preparati di carne in abbinamento, su piadineria e macelleria, sulla cultura della sfoglia (con annessa, domenica pomeriggio, disfida “La sfoglia d’oro”). “Sarebbe bello fare di questa provincia il simbolo delle sagre, luogo di grande socializzazione che si presta bene a lanciare un messaggio in favore del consumo della frutta nostrana”, dice Paolo Bruni, presidente Cso, che domani a ‘Uno Mattina’ reclamizzerà il Misen.

Una rassegna «dove tutti possono trovare la loro nicchia preferita: un evento ricco che ha tutti i requisiti per avere ancora una volta successo», sostiene l’assessore comunale Luciano Masieri. A sostegno c’è la Cassa di Risparmio di Cento, «banca che è stata custode e allevatrice del Misen», ricorda il presidente Carlo Alberto Roncarati. Apertura degli stand: venerdì e sabato, ore 10-23.30; domenica, ore 10-22.

Fabio Terminali