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Fondazione Carife, che tonfo

Fondazione Carife, che tonfo

Il bilancio 2013 chiuso con un disavanzo di quasi 110 milioni a causa della svalutazione delle azioni

23 aprile 2014
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Numeri da profondo rosso. Ilbilancio della Fondazione Carife, consuntivo 2013, si chiude con un disavanzo di quasi 110 milioni di euro. Un cifra che come evidenzia il collegio dei sindaci revisori è motivata dalla grande svalutazione operata nel corso dell’anno al valore della partecipazione nella banca Carife. Il crollo del valore delle azione si è fatto sentire, visto che la Fondazione detiene ancora la maggioranza del pacchetto azionario con il 54,82% sul totale delle azioni in circolazione pari a 23 milioni di titoli Carife.

Piove sul bagnato per la Fondazione quindi che martedì 29 aprile alle ore 15 ha convocato l’assemblea dei soci presso la sala convegni del centro direzionale Eridano (ex sede Eridania) in via Monsignor Maverna. Assemblea convocata dal vice presidente Pier Carlo Scaramagli in quanto il presidente Piero Puglioli ha rassegnato prima di Pasqua le dimissioni. Oltre all’esame e all’approvazione del bilancio consuntivo 2013, sarà necessario poi che l’organo di indirizzo provveda a sostituire il presidente dimissionario con uno nuovo. Per il ricambio in pole position si trova Riccardo Maiarelli, che si appresta così a prendere in mano una Fondazione mai stata così in crisi. L’ex “granaio” di Ferrara, che nei tempi di “vacche grasse” distribuiva fino a oltre 8 milioni di euro all’anno in erogazioni alla città e alla provincia, ora si trova invece in grossissime difficoltà, dato che è da oltre quattro anni non percepisce dividendi con le azioni della banca a causa dei continui bilanci chiusi in passivo dalla Carife. E ovviamente il commissariamento del massimo istituto di credito ferrarese avvenuto a maggio del 2013 ha reso ancora più delicata la situazione della banca. Il titolo azionario che in pochi mesi si è svalutato dell’86% ha provocato problemi a tutti gli azionisti, pubblici e privati con tanti piccoli risparmiatori, ma in primis tra i danneggiati dalla svalutazione c’è proprio la Fondazione, che detiene il pacchetto di maggioranza.

Nell’esercizio 2013 la Fondazione ha effettuato delibere per erogazioni pari ad euro 39.600, ha effettivamente erogato euro 535.262,78 ed accertato mancate realizzazioni di erogazioni deliberate per 151.569 euro, di conseguenza l’impegno per erogazioni già deliberate si è ridotto ad euro 1.326.078. Ricordiamo che il bilancio consuntivo 2012 della Fondazione Carife si era chiuso con un attivo di 317.040 euro. Tempi davvero molto duri.