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hera, iren e smat

Un patto fra le multiutility per la gestione dell’acqua

Ricerca applicata, sviluppo tecnologico e innovazione nei settori e nelle attività legate al servizio idrico integrato: sono questi gli obiettivi della partnership che vede Hera, Iren e Smat insieme....

23 aprile 2014
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Ricerca applicata, sviluppo tecnologico e innovazione nei settori e nelle attività legate al servizio idrico integrato: sono questi gli obiettivi della partnership che vede Hera, Iren e Smat insieme. Le tre utility, grazie a uno specifico protocollo d’intesa, metteranno in comune le proprie esperienze, conoscenze e studi nel settore, definendo sviluppi congiunti, a beneficio di tutte e tre le aziende, di progetti innovativi, per continuare a garantire ai cittadini un servizio di qualità e sempre più attento alla sostenibilità e alla preservazione della risorsa idrica. Si tratta della prima esperienza in Italia di collaborazione tra aziende leader nel settore sulla ricerca applicata e l’innovazione.

L’accordo è stato siglato qualche giorno fa a Torino, alla presenza di Salvatore Molé, direttore Tecnologie e Sviluppo del gruppo Hera; di Francesco Profumo, presidente del gruppo Iren e di Paolo Romano, amministratore delegato del gruppo Smat. Ognuna delle tre società è dotata di specifiche strutture dedicate alla ricerca: Ricerca e Sviluppo per Hera, Fondazione Amga e Laboratori Iren Acqua e Gas per Iren, Centro Ricerche per Smat. Già da tempo, quindi, queste aziende, leader in Italia e all’estero nel campo del servizio idrico integrato, svolgono attività di ricerca applicata per valutare, ad esempio, le tecniche e delle tecnologie più innovative per ottimizzare l’efficienza di reti e impianti, ridurre l’impatto delle perdite di rete, diminuire i rischi derivanti da guasti e migliorare la diffusione e l’efficacia della depurazione. Tema quest’ultimo su cui l’Italia sconta un deficit infrastrutturale che le è valso recentemente anche la sanzione dell’Unione Europea.

Con questa partnership, le aziende scelgono di fare un altro passo avanti, unendo le risorse, condividendo le infrastrutture di ricerca e il sapere acquisito per avviare progetti innovativi di interesse non solo nazionale ma anche europeo e internazionale, in un settore di primaria importanza come quello legato all’acqua. Il suo utilizzo e la sua gestione sono strettamente legate alla disponibilità stessa della risorsa che deve essere assicurata ora e nel futuro, soprattutto grazie all’innovazione e alla capacità di investimento.