«Di Primo Ori mi fidavo, ma poi mi ha danneggiato»
Prime testimonianze al processo che vede imputato l’imprenditore Primo Ori, titolare della Moccia di Ferrara e della Forplast di Formignana, accusato di infedeltà patrimoniale. Ori, rappresentato...
Prime testimonianze al processo che vede imputato l’imprenditore Primo Ori, titolare della Moccia di Ferrara e della Forplast di Formignana, accusato di infedeltà patrimoniale.
Ori, rappresentato dagli avvocati Gennaro Lopez e Gian Luigi Pieraccini, figura nel processo in qualità di socio di maggioranza e amministratore della ‘Rita Costruzioni’, società che possedeva quote di un'azienda, la ‘Amp', di cui erano a loro volta socie le figlie di Ori. Per la procura Ori avrebbe venduto le quote in suo possesso e quelle delle figlie a un prezzo superiore a quello ricavato per conto della ‘Rita Costruzioni' dove erano presenti due soci di minoranza che ora reclamano il danno (la parte civile è rappresentata dagli avvocati Massimo Bissi e Giacomo Forlani). I fatti risalgono al 2006. In quell'anno sarebbero state concordate le condizioni per la vendita delle azioni di una società ferrarese, la “Amp Films & Packaging Spa”, ad un'altra società. Nella valutazione del prezzo di vendita, secondo l’accusa, furono adottati due pesi e due misure. Secondo i calcoli della procura i titoli di proprietà di Ori e dei suoi familiari sarebbero stati piazzati a un prezzo molto più alto rispetto a quelli di proprietà dei soci di minoranza della ‘Rita’, che si sono rivolti al giudice. Ieri uno, Pier Paolo Grandi, ha ribadito in aula di aver subito un danno economico. Ha anche precisato che in passato era stato legato da un solido rapporto fiduciario all’imprenditore e socio imputato nel processo. Di Ori si fidava a tal punto che non aveva chiesto dettagli sulla vendita di quelle quote quando Ori aveva “accennato” alla possibilità di compiere l’operazione. Su alcuni aspetti legati alla tempistica e ai dettagli della vendita delle quote Grandi non è riuscito ad essere preciso, nonostante le insistenze del presidente del collegio giudicante, Diego Mattellini. Il processo riprenderà a fine maggio.