L’addio a Molinari Un paese ai funerali
DOGATO. Un'intera comunità ferma. Un abbraccio forte e deciso, proprio come il carattere e le idee di Mauro Molinari. Lo storico dirigente della Dogatese Calcio, scomparso nei giorni scorsi dopo una...
DOGATO. Un'intera comunità ferma. Un abbraccio forte e deciso, proprio come il carattere e le idee di Mauro Molinari. Lo storico dirigente della Dogatese Calcio, scomparso nei giorni scorsi dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo, non era attivo solo nello sport, ma anche all'interno del suo paese. La testimonianza arriva dalla folla presente ieri pomeriggio davanti al sagrato della chiesa dove tantissimi hanno voluto salutarlo e stringersi attorno al figlio Massimo (portiere per anni proprio nella Dogatese) e alla moglie Albertina. Il paese è rimasto fermo: le strade erano deserte. Alla cerimonia funebre non hanno voluto mancare l'attuale sindaco di Ostellato, Andrea Marchi, e il precedente Paolo Calvano, che con Molinari ha giocato per anni sempre nella Dogatese. Dirigenti e addetti ai lavori, giocatori ed ex transitati nella squadra biancorossa: non mancava nessuno alla cerimonia funebre, nonostante la piccola chiesa della frazione ostellatese non potesse contenere tutti i presenti. All'arrivo del figlio, i tanti amici sono accorsi per una stretta di mano o un abbraccio caloroso, come quello degli attuali ed ex compagni di squadra nella Dogatese, stretti tutti attorno a Massimo. La scomparsa prematura di Mauro Molinari è stata un colpo duro alla società calcistica, poiché per anni n'è stato colonna portante, nonché rispetto al tradizionale appuntamento estivo del Torneo di calcio in notturna "Ermanno Berti", portato avanti con grande dedizione.
Enrico Menegatti