Micidiale scontro nel Mezzano: tre morti. Cinque i feriti, alcuni gravissimi
L’incidente poco prima delle 20. Le vittime sono un comacchiese di 23 anni e due donne serbe di 45
È un calvario stradale questo 2014. Altre tre persone hanno perso la vita in un tremendo schianto fra un’auto e un furgone Transit avvenuto nel comacchiese, al confina con il territorio di Argenta: le vittime sono un ragazzo comacchiese di 23 anni, e due donne di nazionalità serba, entrambe di 45 anni.
L’appuntamento con la morte è stato attorno alle 19.50 all’incrocio tra due strade che attraversano le Valli del Mezzano, in una zona dove il traffico non è certo intenso. Il comacchiese era alla guida di una Volkswagen Polo e percorreva Strada Fosse, il furgone - sul quale viaggiavano otto persone, a quanto pare tutte straniere - procedeva lungo Strada Umana in direzione di Comacchio.
L’impatto tra i due mezzi è stato micidiale: per il ragazzo comacchiese e le due donne serbe la morte è stata pressochè istantanea; altri cinque occupanti del furgone sono rimasti feriti, uno in modo particolarmente grave; quest’ultimo è stato trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena con l’elisoccorso di Ravenna. Gli altri feriti, alcuni dei quali gravi, sono stati portati al Sant’Anna di Cona.
La zona dell’incidente è stata raggiunta da un nugolo di ambulanze e di altri mezzi di soccorso. Già dalle primissime segnalazioni pervenute al 118 è stato chiaro che le dimensioni della sciagura stradale era considerevoli. La centrale dell’emergenza sanitaria ha quindi dirottato sul Mezzano cinque ambulanze, che sono partite da Argenta, Comacchio, Portomaggiore, Ferrara e Ravenna, inoltre, come detto, è stato messa a disposizione anche un’eliambulanza. Notevole anche lo spiegamento mezzi dei vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre provenienti da Comacchio, Portomaggiore e Ferrara.
Per i rilievi è intervenuta la Polizia stradale di Codigoro e tuttora sono in corso presso il luogo dove è avvenuto l'incidente con la conferma che le vittime sono sempre tre, nonostante alcuni feriti siano ancora gravi.