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Stefano Calderoni: da assessore ad agricoltore

Stefano Calderoni: da assessore ad agricoltore

L’annuncio su Facebook: «Lascio l’incarico amministrativo per aprire un’azienda agricola. Questa non è più la politica che avevo conosciuto quindici anni fa»

24 aprile 2014
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Da assessore provinciale all’agricoltura ad agricoltore a tempo pieno. È questa la svolta che Stefano Calderoni, 32 anni e una lunga militanza politica in Rifondazione comunista e una laurea in Sociologia, ha dato alla sua vita, annunciando la decisione su Facebook. «Oggi inizia una nuova fase della mia vita - si legge nel post - abbiamo appena costituito la società agricola La Rovere. Lasceró il mio impegno amministrativo a breve per dedicarmi a questa nuova avventura. Con orgoglio posso finalmente affermare di essere un agricoltore ! Nella vita bisogna rischiare, avere un pizzico di follia, non sentirsi mai appagati e continuare a scommettere». L’azienda, con sede a Mesola, sarà condotta in società con un altro giovane agricoltore, Sergio Vassalli, e la scelta del giovane ormai quasi ex assessore è stata salutata sul social network da commenti di solidarietà e ammirazione per il coraggio e l’entusiasmo di cambiare. Una sceta che lo stesso Calderoni motiva anche affermando di non riconoscersi più nella politica odierna: «Questa non è più la politica con la P maiuscola che avevo conosciuto 15 anni fa. Sì perchè compiere questa scelta dopo aver militato per oltre metà della mia vita ti posso assicurare non sia stato semplice. Qualcuno mi ha chiesto di continuare ad impegnarmi, mi sono state fatte proposte lusinghiere ma ho preferito rifiutare, ricominciare da zero. forse ciò che non riesco più a sopportare è prima di ogni altra cosa l'approssimazione dei giudizi, quell'antipolitica che pian piano erode le basi della nostra democrazia. Sì sta gettando il bambino con l'acqua sporca e non ce ne stiamo accorgendo, si combattono i poteri forti a parole ma restringendo la rappresentanza li si rafforza.. ebbene forse non è più tempo per me, ma soprattutto con orgoglio rivendico il fatto di essere andato a zappare per scelta !»