Comacchio, il festival dedicato al teatro
Nuova idea lanciata dall’attore e regista Massimo Malucelli «Una gara per scuole di varie province: il territorio si presta»
“Sogno di tre notti (di inizio estate)”. È questo il nome del festival che si consumerà a Comacchio il week end che va dal 9 all’11 maggio. Un concorso teatrale che prima di tutto vuole essere una festa. Una festa del teatro e di chi lo fa; pubblico compreso. L’idea è nata da Massimo Malucelli, attore e insegnante di recitazione che ormai nel Ferrarese non ha più bisogno di presentazioni. Lui, insieme a Fabrizio Cattani e Licia Rota (i collaboratori più stretti, nonché pilastri dell’associazione Foné di cui Malucelli è fondatore) ha organizzato una rassegna di spettacoli che ha per protagoniste le scuole di teatro.
«L’idea mi è venuta diversi mesi fa – spiega l’attore ferrarese –; tengo un corso di recitazione anche a Comacchio e penso che sia un territorio interessantissimo, ricco di stimoli, linguaggi ed aspetti da approfondire. Ne ho parlato con l’assessore alla cultura, Provasi, il quale ha dimostrato molto entusiasmo ed a quel punto mi sono detto: va bene, buttiamoci!».
Le tre serate cominceranno alle 21 e dopo la presentazione delle compagnie in gara toccherà a Foné “rompere il ghiaccio”, poi si esibiranno le varie scuole di teatro e una compagnia comacchiese.
«Ovviamente la scuola Foné non è in gara – precisa Malucelli –, però voleva partecipare concretamente a questa festa. Ogni scuola, in totale sono sei, proporrà un estratto del suo saggio di fine anno e la compagnia vincitrice, in autunno, aprirà la stagione teatrale di Comacchio».
Lo spirito della tre giorni, pure essendo un concorso, è giocoso e festaiolo.
«C’è un fattore fondamentale nel teatro che negli anni è andato scomparendo, è quello del gioco. La recitazione è un gioco, ciò non significa che si debba prendere alla leggera ma quel divertimento di fondo deve ritornare ad esserci».
Le compagnie vengono da Bologna, Reggio Emilia e Ferrara e porteranno sulla scena testi di Calvino, Ariosto, Rame, Fo e dello stesso Malucelli.
«Sul nostro territorio – conclude l’ideatore del festival – si produce tanto teatro di ottima qualità. Sono occasioni per riscoprire linguaggi e tessuti culturali. Noi in modo semplicistico possiamo definirlo “teatro dialettale” ma dietro a quelle due parole si celano usanze e tradizioni locali importanti».
L’ingresso agli spettacoli, che si svolgeranno all’aperto dietro Palazzo Bellini (a lato dei Trepponti), sarà gratuito. Per info mail a progetto.fone@gmail.com o tel. 347 5997889.
Samuele Govoni
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