Il “Canticum” di re Salomone fra jazz e new age
Lui e lei. Una dichiarazione d’amore che campeggia in ogni pagina del libro ma, cosa ancora più importante, una manoscritto dal grandissimo valore storico, letterario e linguistico. Questa sera il...
Lui e lei. Una dichiarazione d’amore che campeggia in ogni pagina del libro ma, cosa ancora più importante, una manoscritto dal grandissimo valore storico, letterario e linguistico. Questa sera il “Canticum Canticorum Salomonis”, il celebre testo leggendariamente scritto da re Salomone, viene rappresentato alle 21 all’Abbazia di Pomposa.
Tutto nasce da un’idea di Nicola Di Cristoforo, l’editore dell’agenda latina Res Agendae che per l’anno 2014 si è guadagnata i diritti d’autore della versione di “Money” in latino, “Pecunia”. Di Cristoforo ha trovato in Claudio Castellari il musicista ideale per la composizione delle musiche del Canticum. Letto e cantato interamente in latino, il “Canticum” di Castellari vuole incarnare l’abbraccio fra antico e moderno, perché i brani sono di musica contemporanea con influenze che vanno dal jazz, al tango, dal new age alle sonorità etniche e medio orientali. Il testo verrà interpretato da Rino Conventi e Donatella Farina, mentre i cantati verranno affidati alla voce di Isa Dall’Olio.
A rievocare le atmosfere classiche e dal sapore ancestrale sarà il Gruppo di danza Villadose di Rovigo che rafforzerà con le sue danze e la sua gestualità il messaggio del “Canticum”. «Abbiamo voluto sottolineare in particolare il carattere universale del testo – spiega l’editore - che non perde mai il suo appeal e attraversa le epoche e le nazioni».
Di Cristoforo e Castellari hanno infatti prodotto un album con libretto illustrato e ad accompagnare il testo immagini di uomini e donne di varie etnie. Dopo due importanti date a L’Aquila e Milano, il “Canticum” torna dunque nel ferrarese (era stato rappresentato nel cortile del Castello) per portare il suo messaggio sempre attuale. (elios)