Il Centro anziani guarda al futuro
La nuova sede sarà nel parco della Pandurera. Intanto dall’11 maggio si torna in via Bulgarelli
CENTO. Con la nuova sede definitiva nel parco della Pandurera, il Centro Anziani potrà guardare al futuro, aprendo a nuove collaborazioni col mondo della scuola e del volontariato e incentivando l'integrazione e il coinvolgimento dei giovani. Dopo la riconferma a pieni voti, il comitato di gestione guidato dal presidente Franco Cattabriga e dalla vice Liliana Pareschi, si pone oggi l'obiettivo prioritario di dare «un valore aggiunto alla nuova sede. L'assemblea dei soci – commenta con soddisfazione Cattabriga, forte dei 137 voti favorevoli sui 167 validi – ha riconosciuto il lavoro da noi svolto in questi anni, in cui il sisma ha condizionato le nostre attività e dove ci eravamo impegnati a dare definizione ad un nuova sede al Centro. Un risultato importante, quello arrivato dai soci, che vuole essere per noi uno stimolo a proseguire il lavoro svolto nei prossimi tre anni, andando ad impostando l'attività del nuovo Centro Anziani». È infatti nella fase conclusiva, l'accordo tra Comune e proprietà per mettere, probabilmente con un affitto ventennale, a disposizione del circolo centese, che oggi conta 670 soci (150 le tessere perse per l'annullamento del Carnevale, mentre altre arriveranno con l'estivo) e che aderisce all'Ancescao, i due capannoni e tutta l'area che si affaccia sul parco della Pandurera. «Contiamo nel giro di pochi giorni di avere il compromesso in mano. Poi partirà la fase di progettazione per disegnare un Centro anziani che guarda il futuro. Saremo proprio noi soci, soluzione che ridarà a tanti la voglia di partecipare, a dover programmare e portare avanti il progetto, a sviluppare le idee e a realizzarle dal punto di vista finanziario. Alla fine, ne uscirà il “nostro Centro Anziani». Un obiettivo che richiede al Circolo centese un sforzo e un coinvolgimento importante, ma non solo: «Oltre a proseguire con Caro Nonno e tutte le attività ordinarie – spiega Cattabriga - dovremo mettere in campo tutte le energie dei soci per incrementare le iniziative finalizzate alla raccolta fondi. Il Comitato da un lato ha accantonato negli anni risorse a questo scopo, ma dall'altro avremo bisogno della collaborazione di società civile e tessuto imprenditoriale locale, ai quali chiederemo un aiuto». E tutto in attesa di tornare, inaugurazione l'11 maggio con la Festa della Mamma, nella sede estiva di via Bulgarelli. Un rapporto e una convivenza difficile, quello tra il Centro sociale e i Frati cappuccini, convogliato in una «lettera in cui i frati invitano il Centro Anziani a non tornare più nel parco. Ma contiamo di avere un'occasione di confronto, visto che dall'Ordine provinciale dei Frati cappuccini, ci è arrivata una convocazione all’Istituto della mediazione alla Camera di commercio fissata nei prossimi giorni. Qui, andremo portando il nostro progetto di nuova sede, e chiederemo ai frati, dopo ben 27 anni di estivo e di impegno nel parco, di poter avere ancora e solo il tempo utile al trasferimento». (b.b.)