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Niente più immunità Parlamentare a processo

Niente più immunità Parlamentare a processo

Lara Comi a giudizio per le frasi diffamatorie contro Roberto Soffritti Il giudice accoglie il ricorso dei legali dell’ex sindaco contro Strasburgo

25 aprile 2014
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Nessuna connessione tra le frasi diffamatorie e il ruolo di europarlamentare: Lara Comi, querelata dall’ex sindaco Roberto Soffritti, sarà processata dal tribunale ordinario il 6 novembre. È quanto ha deciso ieri il giudice Stefano Amore, accogliendo tutte le controdeduzioni degli avvocati Alberto Bova e Alessandro D’Agostino a cui l’ex sindaco si è rivolto per difendere la propria onorabilità. La decisione di ieri di fatto annulla il pronunciamento del Parlamento Europeo di Strasburgo che tre mesi fa, in riunione plenaria, aveva approvato con larga maggioranza per alzata di mano la richiesta di garantire l’immunità a Lara Comi. Una decisione peraltro non vincolante, concessa in virtù di un parere, e che infatti ieri è stata “sconfessata” dal giudice monocratico. Ora l’europarlamentare di Forza Italia non può più utilizzare questo “scudo” e dovrà affrontare un processo, che già a novembre approderà alla discussione e con ogni probabilità anche alla sentenza. Comi parlò di Soffritti (candidato per la lista di Antonio Ingroia in Calabria) come di un indagato che da sindaco avrebbe fatto affari con la criminalità organizzata. Dalle denuncia erano scaturiti due procedimenti, con date già stabilite: quello civile con richiesta danni di 750mila euro e appunto quello penale, fissato ieri, che ha di nuovo rovesciato le sorti della battaglia giudiziaria.

«Riteniamo giuste e condivisibili le argomentazioni del giudice - ha commentato l’avvocato Alessandro D’Agostino al tremine dell’udienza - in quanto riteniamo non fondata la questione preliminare presentata dalla difesa relativa alla sospensione del processo per l’applicazione dell’immunità parlamentare, questione alla quale noi ci siamo opposti».

Alessandra Mura