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attive tutte le 31 telecamere

Videosorveglianza, il sistema a regime nell’Alto Ferrarese

Videosorveglianza, il sistema a regime nell’Alto Ferrarese

BONDENO. Il sistema di videosorveglianza dell'Alto Ferrarese entra in una fase nuova. Concluse le verifiche post sisma e risolte le ultime problematiche per la gestione del software necessario alla...

25 aprile 2014
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BONDENO. Il sistema di videosorveglianza dell'Alto Ferrarese entra in una fase nuova. Concluse le verifiche post sisma e risolte le ultime problematiche per la gestione del software necessario alla gestione, il sistema entra, infatti, nella piena operatività. Un sistema che si compone di 31 telecamere, che possono essere contemporaneamente visualizzate e gestite dalla centrale operativa di Bondeno. «È un passo avanti importante, nella prevenzione e nella gestione della struttura - dice il comandante del Corpo intercomunale, Stefano Ansaloni - perché ora il complesso sistema è a regime. Da alcune settimane, mediante tre schermi di controllo, è possibile gestire l'impianto, ed abbiamo acquisito un software che ci consente di utilizzare contemporaneamente tutte le 24 telecamere posizionate sul territorio, ma potenzialmente possiamo anche andare oltre: cioè arrivare alle 31 che compongono il sistema». Per dare qualche dettaglio, 21 totali sono posizionate sul territorio matildeo, e tra queste figurano le due presenti, rispettivamente, a Pilastri e Scortichino. Quattro sono collocate a Sant’Agostino, tre a Mirabello e altrettante a Poggio Renatico. «Il sistema consente di visualizzarle tutte, anche contemporaneamente - avverte Ansaloni - ed anche un loro utilizzo "intelligente". Superando tutti i problemi tecnici verificatisi dopo il terremoto, entriamo in una fase in cui finalmente le videocamere possono aiutarci concretamente nella prevenzione di atti di vandalismo, per esempio, o per acquisire prove in fatto di microcriminalità».

Il sistema è stato in parte finanziato con le risorse di un bando regionale sulla sicurezza, ed implementato con risorse proprie dei comuni impegnati nel progetto unico di polizia municipale. Non si esclude che il piano stesso possa ulteriormente essere sviluppato, da qui in avanti. (mi.pe.)