Abbinamenti ideali: vini del Collio malvasia del Carso
L’ambito dei vini cosiddetti ‘erbacei’, che tra l’altro si sposa perfettamente con l’arrivo della bella stagione, è ampissimo, anche perché nella creatività sfrenata (e a volte delirante) che spesso...
L’ambito dei vini cosiddetti ‘erbacei’, che tra l’altro si sposa perfettamente con l’arrivo della bella stagione, è ampissimo, anche perché nella creatività sfrenata (e a volte delirante) che spesso coglie sommelier o wine specialist nella descrizione olfattiva, il termine stesso è abusato. Tecnicamente parlando, i sentori erbacei sono presenti sia in vini rossi (giovani) che bianchi, anche se nei bianchi, soprattutto in quelli meno strutturati e più ‘freschi’, si possono avvertire le note più ‘verdi’ tra quelle erbacee. Esempio del sentore più riconoscibile è quello della foglia di pomodoro, altresì detto, con termine invero poco elegante, ‘pipì di gatto’. Vini rappresentativi, e di ottimo abbinamento con il piatto proposto, sono quelli del Collio, come l’ex Tocai, ora confluito (e uniformato) nella Doc specifica, dopo la famosa vertenza persa con la denominazione tipica ungherese. Sempre in Friuli, ma nella zona del Carso, ci piace ricordare un altro vino spettacolare, la malvasia, da non confondersi con l’omonimo vino dolce da vendemmia tardiva. Vino energico, erbaceo e minerale insieme, con sentori di agrumi e biancospino, piccolo capolavoro di una zona d’Italia mai celebrata abbastanza. (r.c.)