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Comune, l’indebitamento calato di 5 milioni in 5 anni

Argenta, la spesa corrente ridotta del 10% attraverso la razionalizzazione Il sindaco: «Vinta una sfida più dura del previsto. Invertita la tendenza»

26 aprile 2014
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ARGENTA. Per la prima volta, anche il Comune di Argenta, obbligatoriamente e a fine mandato elettorale, ha dovuto stilare la relazione sui risultati della gestione amministrativa e finanziaria per dare alla cittadinanza un'informazione esaustiva e trasparente sull'attività svolta e consegnare alla nuova amministrazione, che sarà eletta, un quadro veritiero della situazione del bilancio.

«I dati finanziari principali della relazione - si legge in una nota dal Comune -, portano tutti un segno meno e sono la riduzione della spesa, del personale, della retribuzione dei dirigenti e dell'indebitamento. La spesa corrente è stata drasticamente ridotta del 10% circa in cinque anni attraverso un'opera di razionalizzazione dei servizi. Sono state registrate ventitre cessazioni di dipendenti, di queste solamente nove sono state integrate con nuove assunzioni o mobilità. E anche sul versante dei dirigenti è stata monetizzata un'economia di 70.000 euro sulla remunerazione delle indennità. In particolare modo, va sottolineato il calo dell'indebitamento, 5 milioni di euro in cinque anni, che dimostra più di altri il segno dell'inversione della tendenza di costante incremento della spesa pubblica. Nel 2009, il Comune di Argenta presentava due parametri su undici fuori limite, nel 2013 nessun parametro è in condizioni di allarme».

«E' stata una sfida più dura del previsto - dichiara il sindaco argentano Antonio Fiorentini - che tuttavia ci ha visto maggiormente impegnati e motivati alla ricerca di un nuovo equilibrio e di una diversa giustizia sociale. Siamo convinti di aver invertito la tendenza di un modello di sviluppo, che non reggeva più, di aver aperto la strada per le nuove opportunità che verranno».

Una relazione di fine mandato che per legge va fatta e che, di fatto rappresenta un biglietto da visita per lo stesso sindaco che si ricandida alle prossime elezioni o, se dovesse cambiare il "vento" dall'esito delle urne dopo le elezioni del 25 maggio, una sorta di passaggio di consegne.

Giorgio Carnaroli

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