La Nuova Ferrara

La campagna elettorale è formalmente partita, con la presentazione delle 13 liste annunciate nella corsa a sindaco, corredate da almeno 350 firme. Fino a questa mattina mancava solo Centro democratico di Rossella Zadro che però ha presentato le firme necessarie questa mattina. "Domenica inauguriamo la nostra sede in corso Porta Reno» ha detto l’assessore, che per il 12 maggio annuncia l’arrivo del leader nazionale Bruno Tabacci. È una campagna breve, perché a 29 giorni dall’appuntamento con le urne devono essere ancora assegnati gli spazi elettorali e l’unica propaganda possibile è stata finora quella a pagamento. Per questa ragione sarà anche extra-strong, visto che i candidati dovranno sfruttare al meglio ogni giorno a partire da lunedì, quando, di buon mattino, sarà effettuato il sorteggio degli spazi che avrà valore per la posizione nella scheda elettorale e nei tabelloni.

Anche se il sorteggio toglie significato concreto alla corsa a presentare la lista per primi, la mattinata di venerdì è iniziata ugualmente molto presto e ha riservato un paio di momenti di suspence. La sorpresa più grande l’hanno avuta i pasticceri del Leon d’Oro quando, verso le 3.30, hanno trovato tre persone sedute nell’estivo. «Ero io con altri della lista che ci riposavamo sotto lo Scalone, prima di prendere posizione in fila: eravamo davanti al Comune già alle 2.30 - rivela Simone Lodi, leader non candidato di Ferrara Futuro Insieme - Ho fatto una sorpresa ai pasticceri? Dovevate vedere quelli della lista Fornaro (Valori di sinistra, ndr), sono arrivati alle 6.15 e noi eravamo già lì. Fortini (Ferrara Concreta, ndr) è arrivato alle 8 e gli ho potuto dire “ti ho battuto ancora”». Al di là delle frecciatine tra liste, i primi arrivati si sono scampati il bivacco di fronte alla segreteria comunale, presidiata dalla facente funzioni Luciana Ferrari e da Letizia Bassi, responsabile dell’ufficio elettorale, con l’attesa per la verifica dei documenti che è andata avanti per tutta la mattina. Alle 11.30 è stata la volta di Francesco Rendine (Gol), che non ci ha messo molto: «Difficoltà a trovare le firme? Accordi con altre liste? Ma quando mai, se qualcuno si azzarda a fare insinuazioni lo querelo. Ho superato abbondantemente quota 400, rinunciando anche al sostegno di parenti e amici stretti. Firme plurime? Sì, ne abbiamo tolte una decina ma nessun problema». Le voci di difficoltà di questa o quella lista si sono del resto rincorse per tutta la giornata, e quando nel primo pomeriggio all’Ufficio elettorale mancava ancora all’appello Insieme in Comune, il cellulare di Francesco Fersini ha iniziato a squillare: «Nessun problema, in mattinata abbiamo solo chiesto qualche chiarimento tecnico e stiamo portando ora la lista» è la rassicurazione del candidato sindaco. La conferma è arrivata prima del “fixing” delle 20.

Le altre liste hanno ammortizzato l’attesa come meglio potevano. I grillini hanno spedito la candidata Ilaria Morghen, appena arrivata in Comune, a volantinare giù dallo scalone, diffondendo via mail il loro manifesto etico-politico in 38 punti, tra i quali 4 No (a cemento, trivelle, slot e vivisezione) e, alla voce Hera, studi di fattibilità per nuove società in house per i servizi pubblici locali. Ferrara Concreta ha diffuso ieri la sua lista completa, corredata dalla dichiarazione del portavoce Roberto Serra: il nostro punto di forza è l’ecletticità, «abbiamo dal professionista all’operaio, fedele specchio della città». Tra i candidati anche Edoardo Braiati, noto calciatore della Spal, nato e residente in città, e due “figli d’arte”: Roberta Saltari e Camilla Zanardi, figlie rispettivamente del direttore dell’Asl e del presidente dell’Ente fiere.

Oggi alle 12 la conclusione del primo round, con la definizione dello schieramento di partenza per quanto riguarda le liste. Domani mattina si riunisce la commissione circondariale per dare il via libera definitivo a liste e candidature, poi, appunto, si farà sul serio.

Stefano Ciervo

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