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«La morte di Nicola dolore insopportabile»

«La morte di Nicola dolore insopportabile»

Vicini e parenti stretti attorno alla famiglia del 23enne comacchiese La nonna del ragazzo colpita da malore, chiamata anche un’ambulanza

26 aprile 2014
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COMACCHIO. Un’altra tragedia della strada ha scosso la cittadina lagunare giovedì sera quando un tremendo schianto ha portato via per sempre due donne di 45 anni ed un ragazzo di 23, a distanza di poco più un mese di distanza, da quella in cui a Massenzatica hanno perso la vita 4 giovani, tra questi il comacchiese Matteo Carli.

Nicola Buonafede, operaio ventitreenne che viveva con la mamma Milena ed il papà Giovanni in via Francesca Gelli, una delle aree residenziali nuove del villaggio Raibosola è l’ennesima giovanissima vittima della strada. Tutti i vicini lo ricordano come “un ragazzo d’oro, serio e laborioso.” Ieri a casa di Nicola c’è stato un via vai incessante di parenti, amici, vicini, che hanno voluto stringersi al dolore dei familiari e della fidanzata Giorgia. Nessuno aveva voglia di parlare, come ha specificato il fratello maggiore Alessandro, che insieme al papà gestisce un’impresa edile di lattoneria. Con la voce strozzata dal pianto, ancora incredula, Giulia Beneventi, amica e vicina di casa di Nicola, ricorda le scampagnate, le gite con i genitori da piccoli, ma anche le raccolte di castagne sull’Appennino bolognese di domenica, passione che condividevano sin da bambini.

«Nicola era per me come un fratello più grande e quando c’era bisogno, lui era sempre disponibile – racconta Giulia -; ancora fatico a credere che non ci sia più. Anche le nostre famiglie sono molto unite da sempre ed è stato uno strazio ieri sera vedere arrivare lo zio di Nicola con questa notizia terribile». A breve Nicola avrebbe cominciato a lavorare in un supermercato dei Lidi come lavoratore stagionale e nonostante ciò “aveva preferito lavorare in campagna in attesa della nuova occupazione – spiega Giulia- andando a raccogliere i pomodori. Ieri sera stava tornando sicuramente dopo il lavoro». Anche Luigi e Nazzarena, altri vicini di casa, sono increduli davanti alla tragedia che ha lasciato sotto shock il quartiere, dove tutti si conoscono. A breve distanza, in via Piave, dove abitano i nonni materni, i parenti abbracciano chi arriva a portare le condoglianze.

«Pasqua, la nonna di Nicola, lo ha saputo solo stamattina – dice una vicina- e si è sentita male, tanto che hanno dovuto chiamare l’ambulanza». Il lutto ha profondamente colpito anche la band locale dei “Getaway”, dove suonano due zii di Nicola, Paolo alla batteria e Giuseppe alla chitarra acustica. «Eravamo alle prove del concerto del primo maggio in programma al Twiga del Lido degli Estensi – riferisce Giovanni Bertinelli, chitarrista e portavoce della storica band – quando Paolo ha ricevuto la telefonata, che ci ha devastati dal dolore. Si è deciso di rinviare il concerto a data da destinarsi, perché è mancata l’atmosfera di allegria, lo spirito giusto per dare forma ad una serata di festa. Non ce la sentiamo». Altri vicini varcano l’uscio dei genitori di Nicola «perché vogliamo far sentire che ci siamo, anche in silenzio, per condividere questo dolore immenso e per pregare. La fede può dare un grande sostegno – proseguono - Ma anche noi abbiamo figli giovani e pensare che adesso in casa restano da soli Milena e Giovanni è un pugno allo stomaco». Ancora prematura qualsiasi ipotesi sulla data dei funerali di Nicola, dato che la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria insieme a quella delle altre vittime. Anche il fratello Alessandro, con il volto segnato dal dolore, riconosce che forse solo martedì i familiari potranno rivedere Nicola.

Katia Romagnoli