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fratelli d’italia: sindaco e pd non hanno argomenti

«Noi non siamo fascisti, ma di destra»

CENTO. «Non siamo fascisti, ma siamo di destra; chi è di destra combatte per la proprio città tutto l’anno. Feste comprese». Fratelli d’Italia, con Georges Savignac portavoce del circolo di Cento,...

27 aprile 2014
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CENTO. «Non siamo fascisti, ma siamo di destra; chi è di destra combatte per la proprio città tutto l’anno. Feste comprese». Fratelli d’Italia, con Georges Savignac portavoce del circolo di Cento, definisce l’esposizione dello striscione contro il sindaco una «iniziativa pacifica, che voleva portare l’attenzione sullo stato di degrado della città, ma la sinistra mette il paraocchi e si unisce contro di noi». E con il pieno appoggio e sostegno del portavoce provinciale di Fdi-An, Paolo Spath, che nello stesso tempo contesta le accuse di Lodi. Così Fdi centese ribadisce di non essere «contro la commemorazione del 25 Aprile, ma riteniamo che vi sia una grave ipocrisia da parte della sinistra. Ipocrisia nel voler ricordare sempre e solo una parte di storia, quella che fa comodo a loro, cadendo nei soliti clichè, in cui ci vengono dati appellativi come “fascisti”. Il sindaco stesso usa queste gravi parole per sviare i veri motivi della protesta, ovvero una città che in mano alla sua giunta sta pian piano morendo». Evidenziando che «quando l’economia di un paese come Cento muore», la protesta e l’attenzione «devono essere alte 365 giorni all’anno, feste comprese», Savignac contesta a Lodi e al Pd di non avere argomenti e nascondersi «dietro un’ideologia vecchia di 70 anni». Oltre ai partigiani scrive «Savignac, vorremo che la sinistra si ricordasse di cose come l’ospedale di Cona e la Coopcostruttori, nonché da oggi le scuole Pascoli. Tutte prove dei loro fallimenti. La sinistra non ha l’esclusiva sull’utilizzo della parola “liberazione” e visto che vogliono sia condivisa, noi chiediamo la liberazione di Cento da Piero Lodi, chiediamo la liberazione di Cento e dell’Emilia Romagna dalla sinistra».