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«Un modo pericoloso di voler fare politica»

«Un modo pericoloso di voler fare politica»

Tutti i partiti del centrosinistra sostengono Lodi e stigmatizzano l’atto Anche la lista civica Noi Che mette in guardia su derive “nostalgiche”

27 aprile 2014
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CENTO. «Con tale gesto si è varcato il limite, tentando di svilire una festa pacifica, incentrata sul valore della libertà, come fine dell'oppressione e di un triste periodo che ha segnato la storia? di noi Italiani». Così Pd, Sel, Pdci e Psi, partiti che sostengono l'amministrazione Lodi, intervengono insieme alla federazione ferrarese del Pdci per stigmatizzare la scelta di Fratelli d'Italia di esporre lo striscione con la scritta “Cento vuole la liberazione da Piero Lodi” nel giorno della Festa della Liberazione. E insieme a quella dei partiti di centrosinistra arriva anche la netta condanna dell’atto da parte della civica Noi Che.

«Una festa che, al di là delle forze politiche - scrivono in una nota i quattro partiti - appartiene alla collettività e da questa deve essere protetta, ricordata e insegnata alle generazioni future. Condividiamo l'amarezza espressa dal sindaco Lodi in piazza Guercino in merito alla volgare strumentalizzazione a fini meramente politici, di una festa di fondamentale importanza per l'Italia intera e per il valore democratico che rappresenta». In più, ricordano i partiti che sostengono la giunta «amministrazione e consiglio comunale lavorano per cercare di risolvere concretamente i problemi dei cittadini Centesi, che nascono da una crisi economica internazionale (ma che in Italia ha radici ancora più profonde grazie ai governi di centro-destra) e da un malgoverno della città durato diversi anni».

A esprimere una «doverosa solidarietà alla giunta per un episodio provocatorio e inaccettabile» è Noi Cento che, attraverso il referente Mirco Leprotti, scrive: «Noi siamo stati avversari di questa amministrazione, ne abbiamo criticato comportamenti e scelte», ma Noi Cento considera quello di Fdi «un atto vergognoso, che deve fare riflettere e mettere in guardia». Di certo, prosegue la civica orientata a sinistra «non si può “usare” il 25 aprile, festa di pacificazione e speranza che riunisce tutti, per dare sfogo al malcontento nei confronti della giunta Lodi». Condividendo la scelta del sindaco di stigmatizzare subito il fatto, Noi Cento ribadisce che quello di Fdi è «un modo di fare politica molto pericoloso. È ovvio che si possa e si debba criticare il sindaco e la sua amministrazione, ma lo si faccia politicamente, con idee, in momenti e sedi opportune, anche manifestando». Ma con quell'episodio «la destra locale, più nostalgica - prosegue Noi Cento - ha dato prova ancora di grande insensibilità, lanciando ancora messaggi che non possono essere ignorati. Non si torna indietro di 70 anni, non si fa spregio di chi per la libertà di cui oggi godiamo ci ha messo anche la propria vita».