Vita, colore e fiabe secondo Emanuele Luzzati
Inaugurata al Meis ieri mattina la mostra dedicata all’illustratore, cineasta e scenografo
Dopo l’apertura sabato sera della 5ª edizione della Festa del libro ebraico in Italia, ieri mattina il presidente del Meis Riccardo Calimani ha inaugurato presso la sede del Museo alla presenza del ministro Dario Franceschini, della soprintendente regionale Carla Di Francesco e del sindaco Tiziano Tagliani, la mostra di Emanuele Luzzati “Vita, colore e fiabe”. «Innanzitutto i ringraziamenti - ha esordito Calimani - a chi ha contribuito alla realizzazione dell’evento e poi un ricordo personale dell'artista che realizzò con grande maestria e rapidità, le copertine di due miei libri». Sui contenuti della mostra si è invece soffermato il curatore Sergio Noberini non prima di aver ricordato il legame di Luzzati con Ferrara dove risiedeva nonna Vita Finzi e dove a Palazzo dei Diamanti fu organizzata una rassegna dedicata alle sue opere. «Per la prima volta dopo tanti anni - ha proseguito - è stata allestita una mostra che non lo identifica solo per il suo rapporto con i bambini bensì nel suo aspetto “progettuale“. E nelle tre sale a lui dedicate vi è veramente tutto il percorso artistico compiuto da Luzzati che ha toccato il mondo del cinema, del teatro, della ceramica dell’illustrazione. La sagoma che abbiamo alle spalle qui nel cortile, non è stata posta a caso; si riferisce ai racconti biblici per i bambini e nei prossimi tre mesi le iniziative legate a questo artista che ebbe per due volte la nomination all’Oscar, saranno moltissime». Nella prima Sala domina il “colore”; vi sono i disegni di alcuni libri per ragazzi in particolare quello di Meir Shalev da cui nel 1990 fu tratto un film animato che viene proiettato ogni giorno nel Museo di Gerusalemme; nella seconda ci sono alcuni momenti celebrativi della “Vita” ebraica, la Pasqua, il matrimonio e la Festa delle capanne e nella terza l’illustrazione di diversi libri di “fiabe” e quelle tavole che colpirono particolarmente l’attore Vittorio Gasman - come ha ricordato Noberini - che introdussero Luzzati nel mondo del cinema. «Una mostra che rappresenta una importante chiave d'accesso all'ebraismo - ha precisato Michela Zanon del Museo ebraico di Venezia - ai suoi riti, cerimonie ed ad altre tematiche». «Un’occasione per la nostra città offerta da Luzzati - ha concluso il sindaco Tagliani - per sperimentare la cultura ebraica». La rassegna si chiuderà il 27 luglio e si può visitare tranne il sabato ed il lunedì dalle 10 alle 18; sono previste aperture straordinarie.
Margherita Goberti