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A 4 mesi dal rogo l’ira dei residenti «Il degrado avanza»

di Marcello Pulidori
A 4 mesi dal rogo l’ira dei residenti «Il degrado avanza»

ARIANO FERRARESE. Quattro mesi fa un incendio devastò un appartamento inserito in una palazzina in via Matteotti. Da quel giorno i residenti che qui abitano chiedono ad Acer (proprietaria dell’immobil...

29 aprile 2014
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ARIANO FERRARESE. Quattro mesi fa un incendio devastò un appartamento inserito in una palazzina in via Matteotti. Da quel giorno i residenti che qui abitano chiedono ad Acer (proprietaria dell’immobile) e al Comune di Mesola di bonificare quella abitazione: aria malsana, sporcizia e degrado, malgrado le reiterate lamentele, sono però ancora presenti. Una storia che fece molto scalpore da queste parti. La donna, di origini nigeriane, che viveva in quella casa, dopo il rogo è fuggita e di lei si sono perse le tracce, almeno stando a quanto è stato possibile accertare. Ora, con un terrazzo che “ospita” ancora macerie e detriti, gli abitanti di questa zona, ed in particolare di quel condominio, reclamano l’intervento di chi ha la competenza sull’appartamento andato a fuoco. Lo fanno attraverso una loro amica che si è fatta portavoce delle proteste e che ha nuovamente sottolineato e posto all’attenzione di chi di dovere la penosa situazione: «Da tempo - spiega così Antonietta Brancaleoni - abbiamo chiesto sia ad Acer che al Comune di poter mettere in totale sicurezza quell’appartamento, ma ancora niente è stato fatto. La puzza che ancora arriva da quelle finestre è insopportabile, ci sono condomini che non riescono ad aprire le finestre, se non a costo di dover poi sopportare, appunto, un acre puzza di bruciato».

Il rogo, per fortuna immediatamente domato dai vigili del fuoco, si verificò nel primo pomeriggio del 3 gennaio scorso: forse per scaldarsi con una stufa, forse per farsi da mangiare in qualche modo, sta di fatto che la donna che vi abitava ha finito per dare fuoco all’appartamento. Ma il paradossale arrivò qualche minuto più tardi: la 41enne nigeriana, invece di chiamare i soccorsi, fuggì a gambe levate per rifugiarsi in un’autovettura e scampare così alle fiamme.

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